SETTE VOLTE TANTO CON I LEVA FISSA

Si è scatenata una vera e propria battaglia a colpi di quotazione sul segmento dei certificati a Leva Fissa, dopo che nel giro di soli tre giorni gli investitori italiani hanno visto approdare sul mercato Sedex ben 16 nuove emissioni a leva 7 di tre diversi emittenti. Una concorrenza leale e sana che non fa che favorire i trader, che così hanno ora a disposizione una leva più alta, con conseguente opportunità di amplificare le performance o di impiegare minore capitale, una gamma ancora più ampia di sottostanti, tra cui spiccano nell’Approfondimento i contratti futures su FTSE Mib, Dax e Eurostoxx 50 proposti da BNP Paribas, e spread denaro – lettera in progressivo restringimento anche per favorire il trading intraday per cui tali certificati sono idealmente concepiti. Certificate Journal ha incontrato questa settimana l’emittente francese che dallo scorso maggio ha esteso la propria attività sul segmento leverage arricchendo l’offerta di 6 nuovi Leva Fissa 7x e ben 32 Turbo a leva variabile su indici e azioni italiane. E’tra i titoli del listino più caldi ormai da mesi il sottostante del Certificato della Settimana, quel Monte Paschi di Siena che in maniera del tutto beffarda ha violato la barriera di un Bonus Cap emesso da Unicredit per soli 0,3 millesimi prima di invertire la tendenza e rimbalzare, creando così i presupposti per una divergenza tra il rimborso teorico a scadenza e l’attuale quotazione che ha fatto gridare, erroneamente, al mispricing. In un contesto di volatilità sempre più bassa, scarseggiano le opportunità per i cercatori di occasioni ma fioccano i rimborsi anticipati degli Express, traguardo a cui punteranno coloro che sceglieranno di aderire al collocamento di uno degli ultimi certificati autocallable emessi da Deutsche Bank, scritto per la prima volta sul titolo della Coca Cola e analizzato per voi nella rubrica dedicata alle nuove emissioni.