IDEE DAL CEDLAB

Volatilità ai minimi in America, mentre in Europa cresce la tensione. Dal CedLAB le indicazioni per gestire il rischio.

Negli Stati Uniti lo S&P500 è ai massimi degli sei anni mentre in Giappone il Nikkei è tornato ai livelli del 2008, azzerando i ribassi conseguenti al fallimento di Lehman Brothers. In Europa soltanto il Dax è stato in grado di riportare indietro le lancette ai valori pre-crack, mentre l’Eurostoxx 50, e ancor di più il FTSE Mib, sono costretti a guardare dal basso verso l’alto quei livelli abbandonati troppo frettolosamente con una volatilità alle stelle. Proprio la volatilità è la grande assente dalle piazze americane, mentre continua a caratterizzare l’andamento dei mercati periferici e più in particolare degli indici settoriali. Banche, telecomunicazioni e utilities sono nel mirino dei venditori e così fioccano le performance di segno meno tanto sui sottostanti quanto sui certificati ad essi legati. Il CedLAB, attraverso le tabelle di analisi dinamica aggiornate quotidianamente, permette ai suoi utenti di gestire il rapporto tra rischio e rendimento potenziale dei tanti prodotti quotati, suddividendoli per tipologia e strategia. Tra le tabelle maggiormente gradite, quella dedicata all’analisi dei certificati chiamati alla rilevazione del sottostante ai fini del possibile rimborso anticipato continua a dare soddisfazioni ( Next Valuation Date). Nell’ultima settimana, tra i temi di maggiore interesse, ha catturato l’attenzione degli investitori lo Sprint Cap di BNP Paribas sull’indice americano S&P500, già certificato del mese di febbraio nel Calendario dei Certificati 2013 proposto dal Certificate Journal.

Sprint su S&P500 – ultima chiamata

Ha calcato le scene del CedLAB fino all’ultimo giorno di negoziazione al Sedex, lo Sprint Cap di BNP Paribas, che alla scadenza del 25 febbraio rimborserà un importo pari ai 1000 euro nominali maggiorati del triplo della performance dell’indice americano S&P 500 dal valore iniziale pari a 1319,88 punti , con un rimborso massimo pari a 1240 euro ogni 1000 di nominale. In caso di rilevazione a scadenza inferiore al valore iniziale rimborserà invece il nominale diminuito della performance effettiva, senza alcuna leva.

Quotato nel suo ultimo giorno di contrattazione con un prezzo lettera compreso tra 1230 e 1234 euro, a fronte di un valore di S&P 500 pari a 1519 punti, per un buffer del 6,16% sul livello cap, il certificato ha offerto pertanto un rendimento potenziale tra 0,74 e 0,48% in sette giorni per valori dell’indice a scadenza non inferiori a 1425,47 punti, corrispondenti al 108% dello strike iniziale ovvero a 1240 euro di cap.