IL CENTURY SPALANCA LE FINESTRE


Novità in casa BNP Paribas con il lancio dell’Athena Century, in collocamento presso la rete Barclays fino al 22 febbraio.

Il mondo dei certificati di investimento è in continuo fermento. La semplicità e la versatilità di questi strumenti offrono infatti agli emittenti la possibilità di proporre continue novità, che consentono al segmento di essere sempre al passo con i mercati.  Questa settimana è BNP Paribas, appoggiandosi alla rete Barclays per il collocamento fino al 22 febbraio, a innovare l’offerta con un Athena Century, un certificato molto simile all’Athena Relax già da tempo noto agli investitori, che si contraddistingue per date di osservazione non più puntuali, ma allargate ad un periodo predeterminato. Ma entriamo subito nel dettaglio per comprenderne  a pieno il funzionamento.

L’Athena Century verrà emesso il 28 febbraio e sarà legato all’andamento dell’indice FTSE Mib. La durata complessiva dell’investimento è di tre anni, che potrà ridursi a due nel caso di rimborso anticipato. Il primo evento a cui dovranno guardare i sottoscrittori è previsto al termine del primo anno, ossia il pagamento di una cedola incondizionata del 5% a cui tuttavia non potrà essere associato il rimborso anticipato del nominale. La prima e unica finestra autocallable è invece prevista dopo un biennio di investimento e più in particolare nell’arco di tempo che andrà dal 27 gennaio al 23 febbraio 2015, per l’eventuale liquidazione del nominale maggiorato del 5% alla data del successivo 2 marzo. La condizione per ottenere il rimborso di un totale di 1050 euro consiste nella rilevazione del prezzo di chiusura dell’indice italiano, in almeno un giorno del periodo di osservazione non inferiore allo strike.

In caso contrario si proseguirà verso la scadenza del 22 febbraio 2016 dove si apriranno tre scenari. Il primo prevede che, se nel periodo compreso tra il 26 gennaio 2016 e la scadenza, il FTSE Mib avrà fatto registrare un valore di chiusura non inferiore allo strike verranno rimborsati un totale di 1100 euro. Diversamente si guarderà al livello barriera e pertanto se il valore finale dell’indice rilevato il giorno della scadenza ( non più nel mese di osservazione) sarà almeno pari al 70% dello strike si otterrà il rimborso dei 1000 euro nominali maggiorati di un premio del 5%. Al di sotto di tale soglia si subiranno interamente le performance subite dal sottostante.

Riassumendo, il periodo di osservazione esteso a poco meno di un mese, valido ai fini del rimborso anticipato o dello scenario migliore a scadenza, aumenta le probabilità di successo dell’investimento e consente di evitare, come accaduto in diverse occasioni, che il sottostante venga rilevato proprio nel giorno di osservazione al di sotto del trigger nonostante nei giorni precedenti e successivi ci si trovasse al di sopra. Il costo da sostenere per godere di maggiori chance di successo è rappresentato da un premio annuo massimo del 5%, sensibilmente inferiore alla media dei rendimenti prospettati da analoghe emissioni di tipo Athena o Express che prevedono rilevazioni intermedie puntuali.