OBIETTIVO HIGH DIVIDEND

Con la stagione dei dividendi alle porte, Deutsche Bank lancia un Bonus Cap sull’Eurostoxx Select Dividend 30. Obiettivo dell’8% annuo.

Manca poco più di un mese all’apertura della stagione dei dividendi sui principali indici del Vecchio Continente e come sempre ferve l’attesa da parte degli azionisti per verificare la tenuta dei corsi una volta avvenuto lo stacco. Quest’anno le stime parlano di una riduzione dell’ammontare medio degli utili distribuiti, sia in Italia dove titoli come Enel e Telecom hanno già annunciato un taglio, sia nel resto d’Europa. Nonostante la revisione al ribasso, non mancano le eccezioni positive e le conferme, anche tra le azioni quotate a Piazza Affari, con Eni, Atlantia e Snam Rete Gas ancora in grado di riconoscere un dividend yield prossimo al 6%. Non a caso, le tre aziende italiane fanno parte del paniere di 30 società dislocate in 12 Paesi dell’Eurozona che danno vita all’indice Eurostoxx Select Dividend 30. L’indice, più in particolare, rappresenta e replica l’andamento delle maggiori società europee selezionate per il tasso di dividendo che, inoltre, serve anche a determinare i pesi all’interno dello stesso. Sulla scorta delle stime fornite da Bloomberg, il dividend yield dell’indice risulta pari al 7,3% mentre se si fa riferimento ali dividendi impliciti nelle opzioni quotate, lo stesso ammonta a poco più del 6%.

Al fine di consentire a chi ne fosse interessato, di “congelare” i dividendi stimati per i prossimi due anni approfittando della struttura opzionale caratteristica dei Bonus Cap, Deutsche Bank ha ideato e lanciato in collocamento un nuovo certificato a protezione condizionata del capitale scritto proprio sull’indice delle 30 società a più elevato dividend yield dell’area euro. La durata del Bonus Cap è di 24 mesi, al termine dei quali riconoscerà un premio fisso pari al 16% del nominale a condizione che nel corso dell’intera vita del prodotto, l’indice non sia mai andato a quotare al di sotto della barriera posta al 70% dello strike iniziale. In caso contrario, restituirà il nominale decurtato, o maggiorato, dell’effettiva performance registrata dall’indice stesso a partire dallo strike, fermo restando il limite massimo a 116 euro. Ipotizzando una rilevazione dello strike sui livelli attuali, ossia a circa 1500 punti, la barriera si posizionerebbe a 1050 punti, circa 70 punti al di sopra dei minimi fatti segnare a marzo 2009. Di conseguenza, se si ritenesse sufficientemente solido il supporto delineato dai precedenti minimi, il Bonus Cap di Deutsche Bank permetterebbe di assicurarsi un rendimento annuo dell’8% anche in condizioni di mercato non favorevoli. Un’ultima annotazione riguarda il pricing sul secondario, che il certificato presenterà una volta ammesso alle contrattazioni: data la componente opzionale e il corposo montante di dividendi del sottostante, è verosimile che il Bonus Cap non riesca a presentare un fair value superiore al nominale se non con l’approssimarsi della data di esercizio o in caso di marcata contrazione della volatilità.