COME INVESTIRE SUL PETROLIO

ING Bank propone un nuovo certificato per puntare sul petrolio sfruttando le opzioni dei Twin Win a rimborso anticipato. Coupon al 12% annuo e barriera a -30%

Il presidente della BCE Draghi, a margine della riunione con cui ha annunciato il secondo taglio consecutivo dei tassi, ha dichiarato che le previsioni economiche dell’area Euro per il 2012 sono state riviste al ribasso e che il rischio di una recessione si è fatto sempre più concreto. Se ciò dovesse realmente avvenire, l’impatto si farebbe sentire in tutti i settori senza tralasciare le materie prime, petrolio compreso. Infatti, le quotazioni dell’oro nero sono direttamente influenzate dall’andamento delle economie mondiali e un crollo della domanda avrebbe come primo effetto una discesa delle quotazioni. Tuttavia, l’auspicata soluzione alla grave crisi, potrebbe innescare un rapido ritorno di fiducia negli investitori con conseguenze dirette anche sui prezzi del petrolio. Una alternativa per investire sul Brent la fornisce ING Bank, con il collocamento fino al 27 dicembre di un Autocallable Twin Win legato al petrolio quotato a Londra. Il certificato prevede una durata complessiva di tre anni che si potrà interrompere in una delle date di osservazione anticipata qualora le quotazioni del Brent non subiscano una flessione. Più in dettaglio il 21 dicembre 2012 e il 20 dicembre 2013 è prevista la rilevazione dei prezzi del petrolio e se questi saranno almeno pari al valore fissato in fase di emissione, il certificato si autoestinguerà riconoscendo ai possessori, oltre al nominale, un premio annuo del 12%. Diversamente, qualora in nessuna data vengano soddisfatte le condizioni richieste, alla scadenza del 30 dicembre 2014 il premio annuo lascerà spazio a una modalità di partecipazione in termini assoluti all’andamento del Brent. Più in particolare, seguendo lo schema di rimborso tipico del Twin Win, il certificato riconoscerà il rimborso del nominale maggiorato della performance assoluta del sottostante, ovvero di quella positiva senza alcun limite e di quella negativa, ribaltata di segno, a condizione che non sia superiore al 30% dallo strike iniziale. Ciò implica che un 20% di rialzo o di ribasso del Brent ai valori fissati in sede di emissione, darà luogo sempre ad un rimborso pari al nominale maggiorato del 20%, ossia 1200 euro. Per quotazioni inferiori alla barriera invece, il meccanismo perderà l’opzione di ribaltamento della performance negativa e per il rimborso si prenderà l’effettiva percentuale di ribasso del Brent, decurtandola dal nominale. Una parentesi va aperta per quanto riguarda il rischio cambio: in virtù dell’opzione Quanto, si guarderà alla sola variazione del Brent senza tenere conto della divisa in cui è quotato.