Calendario 2011 sfiorato l’en plein

Il 2011 si sta oramai avviando a conclusione e sotto molti punti di vista sarà difficile riuscire a rimpiangerne la fine. L’ultima puntata della telenovela che vede l’Europa e i suoi membri protagonisti in negativo è stata girata a Bruxelles nel weekend e ha offerto un’immagine impietosa di quella che più correttamente andrebbe forse chiamata “disunione europea”. L’agenzia di rating Moody’s, sempre sul piede di guerra, non si è lasciata sfuggire l’occasione di esprimere il proprio giudizio critico, bocciando il vertice UE per l’assenza di misure decisive e confermando il creditwatch negativo sui rating sovrani dei paesi europei. I mercati hanno reagito di conseguenza, aprendo la settimana con l’ennesimo tonfo e annullando di fatto buona parte dei progressi realizzati dopo l’approvazione della manovra finanziaria varata dal governo Monti. In questo marasma di cattive notizie, è con soddisfazione che strappiamo questa settimana l’ultima pagina del Calendario dei Certificati 2011, proposto in tempi e situazioni molto diversi a gennaio di quest’anno. Il bilancio che ne possiamo trarre è di un enplein sfiorato, grazie al bersaglio centrato da dieci dei dodici certificati selezionati per rappresentare i vari mesi dell’anno. Grazie alle opzioni di cui erano dotati, i protagonisti del 2011 hanno saputo resistere alla crisi, raggiungendo in alcuni casi un risultato insperato e consentendo agli investitori di non farsi travolgere dalle ondate di ribassi che hanno spinto in perdita la quasi totalità dei mercati e dei settori industriali. Tra questi ultimi figura anche quello delle terre rare, partito con il piede sbagliato come sottostante di un Express che torniamo ad analizzare nel Certificato della Settimana per le buone potenzialità in molteplici scenari futuri.