Strategie recovery

In un mercato sempre più globalizzato, fa notizia che i primi due certificati con sottostanti americani debbano essere accolti come una novità assoluta. Prima d’ora, solo Microsoft era riuscita ad imporsi come sottostante di un certificato, emesso da BNP Paribas lo scorso mese di settembre, mentre il quadro delle opportunità a disposizione degli investitori italiani per puntare sui titoli azionari quotati al Nyse è sempre stato desolatamente vuoto. A colmare, seppure in minima parte, questa lacuna ci ha pensato Macquarie Oppenheim con la quotazione diretta sul secondario di Borsa Italiana di due Easy Express Recovery sui titoli Apple e General Electric. Ad accompagnare il debutto delle due stocks americane sul Sedex, 22 azioni italiane e internazionali, sottostanti di 29 certificati studiati appositamente per consentire agli azionisti, e più in generale agli investitori, di poter allargare lo spettro di titoli e indici su cui poter mettere in atto la strategia “switch to recovery” che abbiamo iniziato a presentarvi a partire dal CJ numero 204 dello scorso novembre. Il motivo per il quale i Bonus Cap Recovery, che finora avevano occupato lo spazio dedicato all’analisi delle strategie volte a ricostituire i patrimoni colpiti dalle perdite di borsa degli anni passati, si sono tramutati in Easy Express Recovery è legato alla natura della barriera, continua per i primi e discreta a scadenza per i secondi. La barriera valida solo alla scadenza, ha convinto molti investitori a riconsiderare i certificati Bonus o Express, dopo la parentesi nera del biennio 2008/2009, e due esempi di nuove emissioni che non dovranno far temere per eventuali forti flessioni dei sottostanti prima della scadenza, sono il nuovo Express Twin Win, analizzato come Certificato della Settimana, e l’Athena Floating Plus a cui abbiamo dedicato il Focus nuova emissione. Buona lettura!

Pierpaolo Scandurra