È uscito il Certificate Journal n.772

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È iniziato il conto alla rovescia per il 2022 e i mercati azionari sono ingabbiati in uno stretto trading range. Anche l’atteso discorso del presidente della banca centrale americana Jerome Powell, che ha ipotizzato il rallentamento dei rialzi dei tassi di interesse già a partire dalla prossima riunione, non sembra aver dato lo spunto giusto agli operatori per far partire il rally di fine anno. A pesare sono i timori che le economie di Europa e Stati Uniti possano entrare in recessione ed è proprio sulla scorta dell’incertezza che gli investitori sono sempre alla ricerca di soluzioni difensive. In questo senso, soprattutto negli ultimi due anni, si sono ritagliati uno spazio i Fixed Cash Collect che possono contare sul totale dei premi periodici incondizionati, ovvero pagati a prescindere dall’andamento del sottostante, per creare un vero e proprio cuscinetto di protezione. Un elemento che rende questi certificati difensivi anche sotto il punto di vista dei prezzi, notoriamente resilienti alle impennate di volatilità. Per sottolinearne le caratteristiche abbiamo analizzato l’ultima corposa emissione di Unicredit che conta su 25 nuovi certificati anche su indici di mercato. Per chi è alla ricerca di opportunità di breve termine ma con rischiosità contenuta, abbiamo acceso i riflettori su di un Phoenix Memory Step Down di Barclays scritto su tre big del mercato italiano che rileverà per il rimborso anticipato il prossimo 23 dicembre. In caso di mancato autocall, il 13% di rendimento potenziale annuo a fronte di una distanza dalla barriera del 42%, rendono questo certificato interessante anche in ottica di portafoglio. Per restare aggiornati sulle ultime novità e sulle opportunità che questo segmento di investimenti offre è da seguire il webinar di martedì con Marex e quello con Banca Akros il giorno successivo. Da ricordare, infine, che per il ponte dell’Immacolata i mercati saranno regolarmente aperti.

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