È uscito il Certificate Journal n.709

di grafico

Il segmento dei certificati di investimento è in continuo fermento e sta rivoluzionando il mondo degli investimenti e il modo di investire. La base di partenza è la combinazione di opzioni che gli strutturatori maneggiano abilmente per creare soluzioni innovative che si prestano a soddisfare le diverse esigenze. Una delle idee più accattivanti degli ultimi anni è stata quella dei maxi-coupon che ha consentito a consulenti e investitori di gestire gli zainetti fiscali in modo efficiente. Questa è una tipologia di certificati che negli anni si sta trasformando sia nelle opzioni che nei tempi di emissione. In tal senso, inizialmente erano certificati stagionali, emessi nell’ultima parte dell’anno, mentre ora vengono lanciati di continuo come dimostrano i numeri di questo primo scorcio dell’anno dove il numero di emissioni ha superato quello dell’intero 2019 e si sta avvicinando a quello del 2020. Per questo abbiamo analizzato questa particolare nicchia di emissioni soffermandoci su quelli che ancora devono staccare i maxi-premi.

Di innovazione in innovazione, i Decreasing Coupon, ovvero i Phoenix con il trigger per i coupon decrescenti, stanno diventando il fenomeno del 2021. Una struttura che si posiziona a metà tra quelle con premi incondizionati e quelle classiche condizionate ad un livello fisso e per questo molto resiliente alle impennate di volatilità. Elemento che li rende validi per essere anche utilizzati per posizionarsi su sottostanti più aggressivi in modo da mitigare i rischi e comunque avere ritorni interessanti come ci mostra una delle ultime emissioni di SmartETN.

L’ultimo sguardo per questa settimana è andato a quello che è uno degli indici azionari di riferimento, ovvero l’S&P 500, e a tutta l’offerta di leverage disponibile sul sedex, che nell’ambito di una rotazione settoriale potrebbe recuperare posizioni rispetto al suo cugino tecnologico Nasdaq.

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