La ripresa che non c’è fortifica l’asse ROMA-PARIGI

renzi, francia, italia, governo

Finita anzitempo l’avventura azzurra ai mondiali in importante anche se sicuramente meno coinvolgente emotivamente Unione Europea al via il 1 luglio.

Un nuovo esame per il governo Italia riuscirà
a incidere sugli orientamenti di Bruxelles in ambito di politiche di stimolo alla crescita. In tal senso da Berlino è arrivata una prima importante apertura a
applicazione più flessibile del patto di stabilità: La cancelliera tedesca Angela Merkel ha rimarcato che, economia è debole, è possibile allungare i tempi
per il rientro dei parametri concordati con Bruxelles e in casi particolari si potrà scorporare dal calcolo del deficit gli investimenti legati alle riforme strutturali.

Apertura decisamente gradita all’Italia e soprattutto ai cugini francesi che vedono ancora decisamente lontano il traguardo della discesa del defi cit sotto la
soglia fatidica del 3%.
Proprio Francia e Italia, rispettivamente seconda e terza potenza di Eurolandia, sono le maggiori sostenitrici della necessità di una maggiore fl essibilità che
porti a un parziale allentamento delle regole sul bilancio al fi ne di avere più risorse da investire sulla crescita.

Se vuoi continuare a leggere l’articolo vai sul CJ n.377