ALLA RICERCA DELLO SCONTO

Focus sui nuovi 4 Discount Certificate targati Deutsche Bank

In un contesto di mercato ancora incerto e volatile, la gestione dei rischi e l’ottimizzazione del rendimento per unità di rischio assumono un ruolo cruciale e di successo. L’industria dei certificati di investimento, in tale ambito, offre agli investitori una vasta gamma di profili di rimborso asimmetrici che, se gestiti correttamente, sono in grado di apportare benefici in ottica di asset allocation.

Complice il recente sbarco al Sedex di quattro nuovi certificati targati Deutsche Bank, questa settimana ci occupiamo dei Discount Certificate, che consentono di acquistare a sconto il sottostante rispetto al teorico rimborso a scadenza, beneficiando così alternativamente di un potenziale rendimento o di un valido cuscinetto di protezione in caso di movimenti negativi dell’underlying. Per tali caratteristiche, questi certificati sono particolarmente consigliabili a coloro che hanno aspettative stabili o moderatamente rialziste sull’andamento del sottostante ossia che prevedono un prezzo di quest’ultimo, a scadenza, inferiore al Cap.

Prendendo spunto dall’ultima emissione, pertanto, il Punto Tecnico di questa settimana analizzerà la struttura dei Discount cercando di mettere in risalto rischi e opportunità derivanti dall’investimento in questa particolare tipologia di strumento.

L’ANGOLO DELLA DIDATTICA

I Discount certificates consentono di investire in maniera implicita sull’attività sottostante a un valore inferiore a quello corrente.

Le condizioni dell’operazione assumono a riferimento una valorizzazione massima convenzionale (il Cap level) superiore al prezzo scontato di acquisto. La posizione dell’investitore è relativamente sicura in condizioni di mercato stabile o nel quale si prevedano modesti ribassi mentre il margine di rischio tende a incrementarsi in caso di sbalzi di quotazione sensibili. Alla scadenza, prefissata all’atto d’emissione, è possibile ipotizzare due scenari:

• Qualora il prezzo di riferimento del sottostante nel giorno di valutazione finale (la data di scadenza o il giorno precedente la data di scadenza) sia uguale o maggiore al Cap, l’investitore percepirà un importo calcolato moltiplicando il prezzo massimo per il multiplo, come da formula seguente:

Rimborso = Cap x multiplo

• Qualora invece alla scadenza il prezzo del titolo sia inferiore o uguale al Cap level, la posizione verrà regolata mediante il versamento del prezzo di riferimento moltiplicato per il multiplo. In altri termini il detentore del Discount certificate percepirà un rimborso pari a:

Rimborso = Prezzo di riferimento finale x multiplo

 

L’ANGOLO DELLO STRUTTURATORE

In linea con le finalità di questa rubrica, prima di scendere nel dettaglio delle ultime proposte emesse da Deutsche Bank, merita di essere analizzata la struttura opzionale implicita ai Discount Certificate.

Il profilo di investimento insito in tale tipologia di strumento è finanziariamente equivalente all’acquisto di una opzione call con strike pari a zero e alla simultanea vendita di una opzione call con strike pari al livello Cap. Si assume quindi implicitamente la strategia in opzioni chiamata “Covered Call Writing”, che combina l’acquisto di un titolo con la vendita di un’opzione call sul medesimo sottostante.

Viste le caratteristiche implicite anche in termini di struttura, guardiamo ora ai nuovi 4 Discount che si contraddistinguono per due orizzonti temporali di riferimento (marzo 2014 e settembre 2014), e per la possibilità di investire su due differenti sottostanti, l’Eurostoxx 50 e il FTSE Mib. Rispetto ai relativi strike iniziali, le proposte sono arrivate al Sedex con i sottostanti in flessione rispettivamente del 3,6% e 6,5%. Nonostante questo, grazie alla loro peculiare struttura, sulla scadenza di marzo 2014 sia il Discount agganciato all’Eurostoxx 50 che quello sul FTSE Mib registrano uno sconto sul teorico rimborso a scadenza pari a circa il 7,5%, che sale al 12% circa sulla scadenza di settembre 2014. Tale sconto è tuttavia da decurtare del  dividend yield dei sottostanti, pari a circa il 3,5% su base annua.

Infine, per avere un quadro ancor più completo delle caratteristiche in termini di rischio-rendimento atteso, è stata realizzata una tabella che mette in relazione il Profit & Loss del sottostante rispetto a quello del certificato, alla data di valutazione finale. Come dalle premesse fatte, si evince che il miglioramento significativo delle performance avviene in un contesto di mercato lateral-ribassista. Il cap implicito che vincola a 100 euro, pari allo strike iniziale, il rimborso massimo conseguibile, penalizza infatti l’investimento in un contesto fortemente positivo del sottostante.