10,25% PER IL BONUS PLUS DI RBS

Da RBS un Bonus Plus su UniCredit per i clienti del TradingOnLine di Banco Posta con cedola incondizionata al 10,25% e protezione del nominale fino al -40%

Dopo la pausa estiva si ripropone il binomio Banco Posta e RBS con l’emissione di un nuovo certificato di investimento. Studiato in esclusiva per i clienti del TradingOnLine, il Bonus Plus della durata di un solo anno è legato all’andamento del titolo UniCredit e punta a riconoscere una cedola fissa alla scadenza subordinando la protezione del capitale alla tenuta di una barriera. Per chiarirne il funzionamento, BancoPosta e RBS hanno organizzato per il primo ottobre prossimo un seminario online, a cui è possibile partecipare prenotandosi sul sito dell’emittente al seguente indirizzo www.rbsbank.it/markets.

Più nel dettaglio del certificato, sottoscrivibile fino all’8 ottobre prossimo con importi a partire da 500 euro (5 certificati), con la media dei prezzi di chiusura del titolo Unicredit rilevati il 22 e 23 ottobre prossimo verrà fissato il livello iniziale, dal quale verrà calcolata al 60%la barriera. Dopoun anno , il 25 ottobre 2013 , si arriverà alla scadenza dell’investimento e indipendentemente da come si sarà comportato il titolo nel periodo, verrà riconosciuta una cedola del 10,25%. La performance di UniCredit sarà invece determinante per il rimborso dei 100 euro nominali. Infatti, se l’azione al 22 ottobre 2013, la data di valutazione finale, non avrà perso più del 40% del suo valore, il nominale sarà restituito interamente. In caso contrario invece, con ribassi superiori, si subiranno interamente le perdite realizzate da UniCredit al pari di un  investimento diretto, fermo restando l’ottenimento della cedola del 10,25%.

Riassumendo quindi, con questo certificato si conseguirà un ricco rendimento fisso del 10,25% lordo in un anno mentre per il rimborso del nominale sarà necessario che UniCredit non perda più del 40%. Un margine apparentemente ampio, che tuttavia non può considerarsi tale se si ritiene possibile un ritorno del settore bancario ai livelli da cui è partito il rally estivo. Viceversa, confidando nelle manovre straordinarie della BCE in favore degli istituti finanziari europei e ritenendo plausibile una fase correttiva prima della determinazione dello strike, il posizionamento della barriera al di sotto dei minimi dello scorso luglio a 2,25 euro cambierebbe lo scenario prospettico a scadenza in maniera favorevole. Per il certificato è prevista inoltre, a partire dal 29 ottobre prossimo, la quotazione sul Sedex di Borsa Italiana.