COUPON A DOPPIA CIFRA

Barriera a scadenza al 70% e coupon al 10% annuo. Si conferma la formula degli Express Coupon di Unicredit

Prosegue senza soluzione di continuità l’attività di collocamento ed emissione dei certificati Express Coupon da parte di Unicredit Bank. Proposti da oltre un anno con cadenza mensile, tali certificati incontrano costantemente l’interesse degli investitori per la loro elevata capacità di rendimento anche in condizioni di mercato stabili e per la protezione condizionata implicita del capitale a scadenza. Giunta alla diciannovesima emissione del filone, la banca emittente ha fissato il termine ultimo per la sottoscrizione del nuovo Express Coupon al prossimo 18 novembre, quattro giorni prima della data strike, ovvero del momento in cui verrà rilevato il livello iniziale dell’indice sottostante. Più nello specifico, il sottostante adottato per questa emissione è l’indice Eurostoxx 50 e il valore utile per determinare lo strike sarà il prezzo di chiusura ufficiale. Prendendo come riferimento tale livello, a dodici mesi di distanza, ossia il 23 novembre 2012, il certificato potrà rimborsare anticipatamente il capitale nominale, maggiorato di un coupon premio del 10%, o pagare solamente il coupon. Vediamo in che modo. Come detto, il valore di strike sarà utilizzato come livello “grilletto”, ossia trigger, per verificare la sussistenza delle condizioni necessarie per poter procedere al rimborso anticipato. Più in particolare, se dal confronto tra lo strike e il prezzo di chiusura dell’Eurostoxx 50 alla prima data di rilevazione, quest’ultimo valore risulterà superiore, oltre al pagamento del coupon di 10 euro si avrà diritto a ricevere anche il rimborso dei 100 euro nominali. Qualora, al contrario, risulterà inferiore, non si potrà ottenere il rimborso del capitale ma in ogni caso si avrà diritto al coupon che, dunque, ha la forma di cedola incondizionata a doppia cifra su base annua. Fallito il primo tentativo di uscita anticipata, il certificato avrà a disposizione una seconda data di rilevazione, l’anno successivo, per conquistare il diritto ad essere rimborsato, nella misura di 110 euro, seguendo il medesimo criterio di verifica adottato per la prima data di rilevazione.  Infine, nel caso in cui anche la seconda finestra di uscita resti chiusa per l’incapacità dell’Eurostoxx 50 di pareggiare i conti con il proprio valore di partenza, si arriverà alla data di scadenza naturale del 14 novembre 2014. A quel punto gli scenari che si potranno presentare agli investitori saranno tre. Il primo ricalca quanto visto nelle date di osservazione intermedie, con il rimborso di un ammontare complessivo di 120 euro se l’Eurostoxx 50 non avrà perso terreno rispetto allo strike. Il secondo prevede l’entrata in gioco della barriera, discreta a scadenza e pertanto valida solo ed esclusivamente a questa data, e offre l’opportunità di poter rientrare interamente del capitale nominale a patto che il valore dell’indice non sia inferiore al 70% dello strike iniziale. Il terzo, infine, prospetta una perdita in conto capitale dal momento che per valori del sottostante inferiori alla barriera sarà restituito il nominale diminuito dell’effettiva percentuale di ribasso registrata dall’Eurostoxx 50 a partire dallo strike. Si conferma dunque la formula che ha finora permesso agli investitori di poter contare sulla prospettiva di elevati rendimenti annualizzati condizionati alla tenuta della barriera solo al termine dei tre anni.