BONUS MORDI E FUGGI

RBS presenta sei Speedy Bonus, con scadenza a tre mesi e barriera discreta

Nei periodi di maggiore volatilità i mercati azionari aumentano la loro velocità. Questo significa che se nei periodi di relativa tranquillità una variazione del 10% può richiedere anche qualche mese di tempo, in situazioni come quelle attuali la stessa oscillazione viene assorbita nell’arco di qualche settimana e, nei casi più al limite, anche in pochi giorni. Proprio per questo motivo è necessario valutare, quando si determina l’orizzonte temporale del proprio investimento, la durata e le caratteristiche degli strumenti a cui ci si affida. Per quanti siano propensi a sfruttare l’attuale volatilità per cogliere possibili occasioni di breve termine, RBS ha lanciato in quotazione sul mercato italiano sei Speedy Bonus che, come lascia intuire il nome, si caratterizzano per una durata molto breve. In particolare i 6 certificati che lunedì 26 settembre sono entrati in negoziazione al Sedex scadranno tra soli tre mesi, il 22 dicembre prossimo. “ Abbiamo cercato e voluto subito quotare – spiega Nicola Francia, Responsabile Strumenti quotati Italia – degli strumenti che consentissero agli investitori privati di trarre vantaggio dall’attuale incertezza e alta volatilità di mercato. I nuovi Speedy Bonus Certificates, in soli tre mesi, permettono il rimborso del capitale e un rendimento che arriva fino al 15% (è il caso di quello su UniCredit), indipendentemente dal rialzo o ribasso del sottostante, purché questo a scadenza non sia sceso di oltre il 25% rispetto ai livelli registrati alla data di emissione, il 22 settembre. Sottolineo che la rilevazione viene fatta a scadenza e non nel corso della durata dello strumento, aumentando così le probabilità dell’avverarsi della condizione bonus. I nuovi strumenti possono anche essere utilizzati per recuperare perdite pregresse sulle medesime azioni.”

Per questa prima emissione i sottostanti messi a disposizione sono cinque titoli bancari quali Bank of America, Barclays, Citigroup, Intesa Sanpaolo e UniCredit a cui si aggiunge un certificato legato alle performance di Fiat SpA. Tutti i Bonus sono dotati di una barriera posta a 25 punti percentuali verso il basso dallo strike e di importi premio che vanno dal 5% al 15% del nominale. Prendendo ad esempio lo Speedy Bonus legato a Unicredit (Isin GB00B6HZ0D24), come evidenziato da Nicola Francia, alla scadenza del 22 dicembre 2012 restituirà un importo totale di 1150 euro se l’azione sarà almeno a 0,4879 euro. In caso di rilevazione finale inferiore, al contrario, dai 1000 euro nominali decurterà la performance realizzata dal titolo a partire dallo strike di 0,6505 euro. Passando allo Speedy Bonus sul titolo Fiat, questo riconoscerà un premio del 5,5% in aggiunta al nominale se l’azione del Lingotto sarà almeno a 2,892 euro alla data di valutazione finale, mentre tornando al settore bancario, l’emissione legata al titolo Intesa Sanpaolo darà modo di ottenere un rendimento del 10,5% a condizione che l’azione non quoti a scadenza al di sotto di 0,7144 euro.

Nella giornata di esordio, caratterizzata dal brillante rialzo di Piazza Affari, i nuovi Speedy Bonus hanno visto balzare immediatamente verso l’alto le proprie quotazioni. Date le caratteristiche e la breve durata, va infatti considerato che la reattività di tali strumenti alle variazioni dei rispettivi sottostante è molto elevata. Da qui la possibilità di riuscire ad ottenere corposi rendimenti anche prima della data di valutazione finale, come dimostrato dallo Speedy Bonus sul titolo UniCredit, che proprio al debutto ha raggiunto una quotazione di 1081,15 euro a fronte dei 1150 euro di rimborso massimo a scadenza. Relativamente a questo certificato, in virtù dei 73,4 centesimi dell’azione, è quantificabile in circa 33 punti percentuali il buffer sulla barriera, determinante per poter ottenere un potenziale rendimento del 6,3% in soli tre mesi sul prezzo di possibile acquisto a mercato.