IL TWIN WIN ALLA PROVA DEI MERCATI

Twin Win, letteralmente “vittoria gemella”, è il nome commerciale con il quale sono stati presentati per la prima volta nell’ormai lontano 2006 quei certificati in grado di rendere realizzabile il sogno di qualsiasi investitore, guadagnare cioè sia in caso di rialzo che di ribasso del mercato. Il tutto, però, subordinato al rispetto di una condizione, ossia la mancata violazione di una barriera fissata al di sotto del livello iniziale del sottostante, che per effetto del disastroso andamento dei listini azionari a cavallo tra il 2008 e il 2009 è stata quasi puntualmente disattesa da tutti i Twin Win allora in circolazione. Della folta pattuglia di certificati gemelli emessi negli anni scorsi, sono ormai pochi quelli che ancora possono contare sull’integrità della barriera e dell’opzione di ribaltamento delle perdite del sottostante in un guadagno. A rinforzare la truppa e a rilanciare la struttura dei Twin Win, ci prova ora BNP Paribas con l’emissione e quotazione di due nuovi certificati caratterizzati da un’importante novità, l’osservazione della barriera non più in continua bensì esclusivamente alla scadenza. Questa, posta peraltro al 50% del livello iniziale, dovrebbe permettere di affrontare con serenità anche l’attuale fase critica che sta vivendo il continente europeo se si considera che per impedire al certificato di generare un profitto, l’Eurostoxx 50 dovrebbe scivolare nel 2015 al di sotto dei 1506 punti. Per chi ritiene che questo scenario sia troppo cupo, potrebbe allora tornare utile anche il Bonus Cap Recovery, certificato della settimana, che ha la barriera sui minimi di marzo 2009, mentre per chi al contrario temesse un avvitamento tale da portare l’indice europeo indietro di 23 anni, ossia a 698 punti, il Leverage Return analizzato nel Punto Tecnico sarebbe l’unica alternativa al materasso al di fuori dei certificati a capitale protetto incondizionato. Buona lettura