Reverse Express: febbre tropicale

Scommessa last minute ad alto rendimento. Occhi puntati sul fixing del 2 maggio del real brasiliano

Nona economia mondiale, con un prodotto interno lordo stimato in crescita al 7,5%, e meta preferita dagli investitori stranieri grazie agli elevati tassi di interesse, il Brasile si sta confermando tra i Paesi emergenti più solidi dell’ultimo quinquennio. Unica nota stonata, l’inflazione, che sfiora ormai il 6% e che ha costretto la Banca Centrale a ritoccare nuovamente il 20 aprile scorso i tassi di interesse, portando il Selic al 12%. Tra i principali effetti collaterali di un rendimento che supera il 12% sui bond governativi a due anni, la prepotente rivalutazione della valuta, che da dicembre 2008 ha messo a segno un apprezzamento del 30% circa contro dollaro ed euro. Gli sforzi del governo per frenare la rapida ascesa della divisa carioca attraverso l’aumento dell’imposta sulle operazioni finanziarie estere e arginare in prima battuta le operazioni speculative di breve termine, hanno finora determinato una prolungata congestione del cambio all’interno del corridoio 2,20 e 2,40 real per euro.

Esattamente a metà di questo ranging market si posiziona un livello a cui gli investitori che amano le operazioni mordi e fuggi dovranno guardare con attenzione nelle prossime ore. Infatti, sulla base del fixing comunicato dalla Bce il prossimo 2 maggio, un Reverse Express di Deutsche Bank ( codice Isin DE000DB7LPB1 ) scritto sul cambio Eur/Brl potrebbe essere rimborsato anticipatamente liquidando un importo di 110 euro. L’occasione che potrebbe ingolosire gli amanti dei last minute è data dal prezzo a cui lo strumento viene quotato, circa 106 euro, e dal livello a cui il fixing è stato rilevato a partire dal 31 marzo scorso, sempre inferiore al trigger necessario per il rimborso. Più in particolare, il livello a cui l’Eur/Brl dovrà essere fissato il 2 maggio non dovrà essere superiore a 2,3044 per permettere l’estinzione anticipata dello strumento e il conseguente rimborso di 110 euro. Dopo aver mancato la prima data di liquidazione anticipata il primo novembre scorso, se lunedì prossimo il tasso di cambio presenterà un fixing superiore allo strike, il 31 ottobre si avrà l’ultima opportunità di rimborso anticipato prima della scadenza, fissata per il 30 aprile 2012. La struttura del certificato prevede tuttavia coupon a memoria. In altre parole, il mancato prossimo rimborso determinerebbe un premio per il 31 ottobre pari al 15%, che salirà eventualmente al 20% per la scadenza. Disattese entrambe le date di rilevazione, compresa la scadenza, il 30 aprile 2012, il certificato garantirebbe infine l’intero nominale qualora il tasso di cambio non aumentasse  del 56%, ovvero non sostasse a livelli superiori a 3,5718 real per euro. Se la divisa brasiliana perdesse ulteriormente terreno, il payoff sarebbe pari al prodotto tra 100 e la differenza tra 2 e il rapporto tra spot e strike del sottostante.

Tornando all’opportunità offerta dal mercato, dato un prezzo vendita sul book di negoziazione del Sedex di 106 euro, il rendimento in poco meno di una settimana potrebbe essere del 3,77% nel caso in cui il tasso di cambio non oltrepassi la soglia limite dei 2,3044 ( in avvio di settimana il fixing è stato rilevato a 2,2882 ). In ottica di trading, è possibile osservare una maggiore reattività del certificato rispetto al sottostante: infatti la distanza minima tra cambio spot e valore trigger, nonché la ravvicinata data di osservazione, azzerano il valore del theta, ovvero l’effetto negativo del tempo e aumentano il contributo dell’opzione digitale dal momento che il rimborso sarebbe superiore alla performance richiesta al sottostante.