Athena 1 year, bottino grasso

Piatto ricco mi ci ficco. Il nuovo Athena di BNP premia la tenuta dello strike con un coupon del 12% annuo

Il mercato europeo continua, non senza difficoltà, il suo disciplinato recupero del terreno perso dai massimi del 2008 ma nonostante la buona partenza di inizio anno, la soglia psicologica dei 3000 punti continua a rappresentare una tenace resistenza. Il break di metà febbraio aveva fatto ben sperare per un’ulteriore accelerazione ma la successiva correzione che per la quarta volta negli ultimi due anni è partita proprio dall’area dei 3000 punti, ha respinto nuovamente l’Eurostoxx 50 al di sotto dei 2800 punti. Tuttavia, dal punto di vista grafico, la formazione di minimi crescenti iniziata dai 2530 punti di maggio 2010 lascia ben sperare per il prossimo futuro. Se da un lato il trend moderatamente rialzista ha finora ben tenuto alle correnti di downgrades abbattutesi sui PIGS, i recenti rumors sulla necessità di una ristrutturazione del debito greco hanno fatto tremare non solo i titoli bancari dell’Eurostoxx 50, in quanto maggiormente esposti al paese ellenico, ma l’intero indice. Oltre all’apertura della settimana in calo rispetto alla precedente, si trova conferma del clima d’incertezza anche sul mercato a termine: il future sull’indice della volatilità implicita con scadenza novembre 2011 segna infatti 6,28 punti in più rispetto al valore spot del Vstoxx e pertanto è necessaria una buona dose di cautela nella scelta dello strumento più adatto per seguire il mercato azionario del Vecchio continente. In uno scenario denso di segnali contrastanti, si fa largo un nuovo Athena di BNP Paribas che si differenzia da tutti gli altri già in quotazione per la breve durata e per l’elevata promessa di rendimento. Il certificato, che verrà emesso il 21 aprile, ha la scadenza fissata  il 19 aprile 2012 e si propone come investimento di breve termine con un rendimento prospettato del 12% su base annua. La struttura del certificato è quella consueta delle emissioni Express: il rendimento potenziale è associato al rimborso del nominale già al termine dei primi sei mesi, ovvero il 19 ottobre 2011, qualora il fixing dell’Eurostoxx 50 sia non inferiore al valore strike di 2857,61 punti, rilevato come prezzo di chiusura del 19 aprile 2011. Per far sì che si possa ottenere dopo un semestre di investimento un coupon del 6%, unitamente al rimborso del nominale, è sufficiente che l’indice mantenga i livelli attuali e che, quindi, riesca a recuperare i dividendi stimati entro la data di rilevazione, ovvero circa 95 punti ( pari al 3,32% dello strike) secondo quanto ottenuto dall’interpolazione dei dividendi impliciti nelle opzioni quotate con scadenza dicembre 2011. Se non si dovesse verificare l’evento di richiamo anticipato, il primo coupon si andrebbe a sommare all’analogo premio del 6% ottenibile alla scadenza, dando vita così ad un teorico premio del 12%, alla medesima condizione di prezzo valida per la prima data di osservazione. Pertanto, al 19 aprile 2012 sarà sufficiente che l’indice si trovi a 2857,61 punti per permettere il rimborso di 112 euro. Una rilevazione a scadenza inferiore a tale livello impedirà all’investimento di generare un profitto ma tuttavia non implicherà necessariamente un rischio di perdita. Sfruttando il buffer del 25% sulla barriera, infatti, l’Athena potrà proteggere l’intero valore nominale se l’indice non sarà al di sotto dei 2143,20 punti; solamente in caso di ribasso più accentuato perderà qualsiasi forma di protezione condizionata, legando il proprio rimborso all’effettivo valore registrato dall’indice.

Tramite l’indicatore sintetizzato dal CED|Probability abbiamo provveduto a calcolare le probabilità di rimborso tra sei mesi e quelle condizionate dei tre scenari a scadenza. In dettaglio, le probabilità che si ottenga un rimborso alla prima data di rilevazione ammontano al 53,10%: in un caso su due, quindi, secondo gli attuali livelli di volatilità implicita sulle opzioni con strike pari al livello barriera, è stimato il rimborso di 106 euro ad ottobre 2011. Delle rimanenti probabilità, che necessariamente indicano un approdo alla data di esercizio, il 57% stimano un rimborso pari a 112 euro mentre solamente nel 15% dei casi sembra si possa verificare il “worst scenario”, ossia un rimborso a benchmark causato dalla violazione della barriera. Data l’alta probabilità di estinzione anticipata, un rimborso a scadenza del capitale in più della metà dei casi e soprattutto la breve durata dell’investimento, il nuovo Athena sembra pronto per la sfida del mercato, con l’inizio delle quotazioni sul Sedex di Borsa Italiana atteso per la prossima settimana.