L’energia verde piace al mercato

E’ notizia di pochi giorni fa che anche Google, tra i maggiori consumatori mondiali di energia elettrica, ha deciso di impegnarsi in un progetto di sviluppo e produzione di energia alternativa investendo 168 milioni di dollari nella costruzione di impianti ad energia solare in California. Il progetto, avviato dalla Bright Source Energy e finanziato con 1,6 miliardi di dollari in prestiti garantiti dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, mira a produrre energia solare dal fotovoltaico e dovrebbe generare poco meno di 400 magawatt lordi quando sarà completato nel 2013. Il desiderio di ottenere energia da fonti alternative al petrolio e al carbone sta crescendo giorno dopo giorno a tutte le latitudini e di conseguenza si torna a parlare di sole, vento e acqua come temi di investimento per il prossimo futuro. Dopo aver scoperto, sette giorni fa, i nuovi certificati sulle cosiddette “solar stocks”, questa settimana è la volta delle migliori opportunità quotate per investire sull’energia idrica e più in generale sulle rinnovabili. Quando si parla di energia verde, ormai da qualche tempo, ci si riferisce anche ai 17 elementi chimici meglio noti come terre rare. Utilizzate per la produzione di beni di largo consumo e in decine di settori industriali, le terre rare hanno messo le ali alle compagnie internazionali che si occupano della loro estrazione e produzione. Su 11 di queste società, dal 19 aprile in Borsa Italiana e parallelamente sul Cert-X, Ubs ha emesso un certificato delta uno che si è subito affermato tra le novità più interessanti del primo quarto 2011. L’emittente svizzera, particolarmente attiva in quest’ultimo periodo, è tra l’altro protagonista del Bond Corner, con un bond in real brasiliani, la valuta emergente che fa da sottostante anche al Certificato della Settimana.

Buona lettura!