UBS spiana la strada ai BRIC

Obbligazione UBS Paesi Emergenti 2021: l’emittente svizzera pronta al lancio della proposta sui Bric

Se è vero che, come molti analisti affermano, le economie emergenti continueranno anche nel corso del 2011 ad essere il vero traino per la ripresa economica dei paesi maggiormente industrializzati, in ottica di asset allocation per una gestione ottimale del portafoglio avere un’esposizione su tale comparto diviene pressoché indispensabile. La volatilità che si è abbattuta sui mercati azionari globali a partire dall’inizio del nuovo millennio, in scia alla grave crisi economica e allo scoppio delle bolle speculative, ha insegnato, tuttavia, come un errato timing di ingresso possa compromettere seriamente qualsiasi strategia di tipo buy&hold di lungo periodo.

Sulla scorta di tali presupposti, la nuova equity linked dell’emittente svizzera UBS, denominata Paesi Emergenti 2021, offre la possibilità di puntare, a capitale protetto e con un floor del 3% annuo, sulle performance dell’indice più rappresentativo dei mercati emergenti di Brasile, Russia, India e Cina, sintetizzato dall’indice S&P Bric 40 Daily Risk Control 10% Excess Return ( il sottostante ). Attualmente in collocamento presso la rete di filiali UBS fino al 30 marzo 2011, l’obbligazione è in grado di offrire un rendimento su base annua pari al massimo tra il 60% della performance dell’indice e il floor di rendimento minimo del 3% ( l’emittente si riserva di incrementare l’entità della partecipazione e del floor al termine del collocamento).

In particolare, a partire da 24 marzo 2012, con cadenza annuale, verrà effettuata una rilevazione dell’indice sottostante e nel caso in cui la performance positiva calcolata a partire dal livello strike, che verrà rilevato il prossimo 8 aprile 2011, ponderata per il fattore di partecipazione del 60%, sia superiore al 3%, l’investitore avrà accesso all’intera performance senza alcun vincolo al rendimento massimo. Per chiarire con un esempio, qualora l’indice Bric a volatilità controllata segni un apprezzamento del 6%, la cedola riconosciuta per quel periodo sarebbe pari al 3,6%. Una delle peculiarità della proposta risiede pertanto nella possibilità data all’investitore di puntare sull’apprezzamento di un indice emergente con la sicurezza di avere in ogni caso, ovvero anche in un contesto di mercato negativo, un rendimento minimo del 3% su base annua. Considerata la scadenza prevista per il primo aprile 2021, interpolando il rendimento oggi prospettato dalle altre obbligazioni UBS a tasso fisso del medesimo filone di emissione, ovvero la UBS Classica 4,3% 2021 (Isin DE000UB43CW1) e la UBS Classica 4% 2017 (Isin DE000UB2F5S4), il floor minimo di rendimento del 3% sconta un differenziale pari a -126 bp su base annua rispetto allo yield target del 4,26% sulla maturity di riferimento. Tale minor rendimento è di fatto compensato dalla possibilità di generare extra-performance per via dell’esposizione implicita, a capitale protetto e a rendimento minimo, sull’indice azionario emergente.

Merita senza dubbio di essere analizzato l’indice sottostante. L’S&P Bric 40 Daily Risk Control 10% Excess Return, infatti, fa parte di quei strategy index calcolati da Standard & Poor’s che consentono di investire sull’indice di riferimento, in questo caso l’S&P Bric 40 Index, integrando sullo stesso un controllo di volatilità. La metodologia alla base degli indici a rischio controllato di S&P’s prevede una variazione dell’esposizione sull’indice sottostante stabilita dal target di volatilità prescelto (10%), muovendo di conseguenza l’ammontare a benchmark, tra il sottostante stesso e una posizione in liquidità.

Come è possibile apprezzare dal grafico, nel quale è stato messo a confronto l’andamento dal 2004 ad oggi dell’indice a rischio controllato con il classico S&P Bric 40, l’S&P Bric 40 Daily Risk Control 10% ER risulta avere un evidente saldo positivo. Ciò è dovuto in larga parte alla migliore tenuta in corrispondenza del forte ribasso seguito alla crisi vissuta tra il 2008 e il 2009. Sebbene infatti l’indice Risk Control abbia un’esposizione sul sottostante mai prossima al 100%, che ne potrebbe rallentare la replica in caso di forti movimenti rialzisti, è pur vero, di contro, che la struttura difensiva contribuisce ad evitare i forti scostamenti di prezzo al ribasso e ciò determina minori probabilità che ci si allontani da una situazione di at the money dell’opzione implicita alla UBS Paesi Emergenti 2021.