CJ887: CLC, idee di diversificazione

Mercoledì scorso a sorprendere i mercati è stata l’asta dei titoli del Tesoro statunitense, dove una domanda debole ha costretto il governo a offrire rendimenti sui bond a 20 anni fino al 5,1%, i più alti dal 2020. Un chiaro segnale d’allarme lanciato all’amministrazione Trump e al Congresso che deriva dalle preoccupazioni per il nuovo piano di tagli fiscali promosso dalla Casa Bianca, che potrebbe aggravare ulteriormente il deficit federale già su livelli record. Mentre il presidente Trump e i leader repubblicani discutono i dettagli della riforma fiscale, gli investitori mostrano sempre meno appetito per i titoli di Stato americani. Il rialzo dei rendimenti sulle scadenze lunghe si inserisce in un trend iniziato già da molto prima del downgrading di Moody’s, l’ultima delle tre grandi agenzie di rating che ancora assegnava agli Stati Uniti la «tripla A», che lo scorso venerdì ha declassato il debito americano causa delle preoccupazioni su deficit e debito.
Restando in tema di bond e di rischio di credito, per quanto riguarda il segmento dei certificati di investimento, l’attenzione si sposta sui Credit Linked Certificate. Si passa, quindi, dai certificati che legano a doppio filo il proprio rendimento all’andamento di uno o più asset finanziari, che tipicamente sono titoli azionari o indici, a strutture che guardano al rischio di credito e alla solvibilità dell’entità sottostante che in questo caso è di norma un’obbligazione. Un tema che sta interessando sempre più gli investitori a cui abbiamo dedicato un approfondimento che spiega quello che è necessario sapere prima di andare a guardare i più di 1.500 Credit Linked Certificate attualmente in negoziazione.
Per quanto riguarda le emissioni più tradizionali, sotto la nostra lente è finito un Cash Collect Memory Step Down scritto su un basket di titoli del settore automotive quali Volkswagen, BMW, Stellantis e Mercedes Benz. Tra le caratteristiche salienti di questa emissione troviamo la barriera fissata al 60% dei livelli iniziali e una cedola mensile dell’1,45% con possibilità di rimborso anticipato a partire da agosto prossimo con trigger step down iniziale al 95%.