Da Leonteq una gamma di certificates con barriera capitale e airbag al 40%

Novità in arrivo da Leonteq Securities AG (“Leonteq”), emittente svizzera operativa su Borsa Italiana ormai da quasi un decennio. La news riguarda l’emissione di numerosi prodotti con strike al 40% ed airbag e barriera cedolare al 50%. In sintesi, un interessante mix di caratteristiche difensive, che si inquadrano perfettamente nell’attuale scenario di borse sui massimi, ma grande incertezza fra tensioni geopolitiche e guerra commerciale.
Come detto, i certificates sono caratterizzati da barriere molto profonde. Questo fa sì che per incassare i premi è sufficiente che nessuno dei sottostanti perda il 50% o più dai prezzi iniziali.
Inoltre, lo strike posizionato al 40% offre maggiore protezione all’investitore in caso di forti discese dei mercati, rispetto alle più comuni barriere europee, secondo un meccanismo che viene spiegato più avanti nell’articolo.
Se volessimo dirla con altre parole, una combinazione fra “low barrier” e “low strike”, che non rinuncia però a puntare a rendimenti potenziali in doppia cifra. I certificates, infatti, pagano premi mensili condizionati dell’1%, per un rendimento potenziale fino al 12% su base annua.
Certificati softcallable
I prossimi due prodotti esaminati sono caratterizzati dalla softcallability: dal terzo mese di vita in poi, infatti, l’emittente può richiamarli discrezionalmente pagando tutte le cedole dovute fino a quel momento e rimborsando l’intero valore nominale (1.000 euro per certificato).
Un primo esempio arriva dal certificato ISIN CH1453362845, che ha un solo sottostante, l’azione più discussa del momento: Stellantis. Nonostante le caratteristiche protettive ed il “monosottostante”, il certificato offre interessanti premi mensili dell’1% (fino al 12% su base annua). Si incassano quindi premi mensili a patto che Stellantis non perda oltre il 50%, con il capitale protetto fino a crolli del 60%, seguito dall’eventuale ingresso in campo dell’airbag, secondo un meccanismo che è spiegato nella sezione “Scenari alla scadenza dei certificates”.
Focus su big cap americane, invece, con il certificato ISIN CH1453366820, un low strike softcallable sulle azioni di Ford, Meta Platforms, Nvidia e Tesla. Medesima struttura con cedola dell’1% mensile.
Certificati autocallable
I certificati autocallable invece si distinguono per un meccanismo di rimborso anticipato determinato dal livello dei sottostanti alle date di osservazione autocall, quindi non a discrezione dell’emittente. Cedola condizionata dell’1% mensile lordo (fino al 12% annuale) e strike posizionato al 40% con airbag e barriera cedolare al 50%, e come azioni sottostanti grandi titoli del comparto banking europeo nel certificato ISIN CH1453361649, legato a Banco BPM, Banco Santander, Barclays, Commerzbank. In questo caso l’osservazione per autocall è mensile a partire da settembre 2025 con un trigger che diminuisce dell’1% al mese a partire dal 95%. Pertanto, il certificato viene rimborsato anticipatamente al valore nozionale più eventuali cedole se tutti i sottostanti quotano al di sopra del trigger per l’autocall.
Ancora focus sul comparto banking europeo nel certificato ISIN CH1453366994 sulle azioni di BBVA, Commerzbank, Deutsche Bank, UniCredit. Come nei precedenti certificates lo strike è posizionato al 40% con airbag e barriera cedolare al 50%. I premi mensili condizionati sono pari all’1% mensile (con effetto memoria delle cedole), per un rendimento fino al 12% annuo. In questo caso, la prima osservazione per il rimborso anticipato avviene a ottobre 2025, con un trigger del 100%, in discesa mensile dell’1%.
Scenari alla scadenza
Vediamo di seguito i tre possibili scenari alla scadenza dei certificates con airbag e barriera capitale al 40% e barriera cedolare al 50%:
- Se l’azione o le azioni sottostanti si trovano tutte sopra il 50% dei valori iniziali, il certificato verrà rimborsato al valore nominale e l’investitore riceverà il premio mensile dell’1% (con effetto memoria)
- Se uno o più sottostanti avranno perso tra il 50 e 60%, l’investitore riceverà il valore nominale, senza il pagamento di altre cedole.
- Se una o più azioni avranno perso oltre il 60%, ecco che si attiverà l’airbag, con fattore 2,5 (pari a 100/40). Il valore di rimborso sarebbe calcolato partendo dal 40% del prezzo iniziale (grazie al low strike, cioè la presenza dell’effetto airbag). Ad esempio, un crollo del 62% determinerebbe un rimborso finale del 95% del valore nominale (2% al di sotto dello strike moltiplicato per 2.5), mentre un calo del 70% comporterebbe una perdita del 25%.
I certificates sono prodotti complessi ed il capitale investito è a rischio. Il presente articolo non rappresenta in alcun modo sollecito di investimento. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.