CJ838: Bancari forza otto

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Le performance dei mercati azionari rispecchiano, in buona sostanza, lo stato di salute delle società quotate. Nell’ultimo anno abbiamo assistito a operazioni di buyback e soprattutto ad un netto incremento dei dividendi, cresciuti di pari passo con gli utili. Il 22 aprile, sul nostro mercato, c’è stato il primo dividend day con 15 società, tra le quali Unicredit, Banco BPM, Stellantis e Ferrari, che hanno staccato gli utili con un impatto sull’indice FTSE Mib di 510 punti, ossia l’1,5% sulla chiusura del venerdì precedente.
Ma gli investitori, oltre a festeggiare un flusso di dividendi maggiori rispetto al passato, hanno beneficiato della forza del mercato di questo periodo; infatti, gli stacchi sono stati recuperati in sole 5 sedute di borsa. Una situazione che ha stimolato alcune considerazioni sui certificati di investimento che riguardano i fixing iniziali, le barriere, i prezzi e i potenziali rimborsi anticipati che vi raccontiamo nell’approfondimento di questa settimana in vista del secondo dividend day del 20 maggio con 22 delle società del FTSE Mib staccheranno cedola per un impatto sull’indice di circa 502 punti.
In scia all’entusiasmo che si respira sui mercati azionari torniamo a parlare degli All Coupon, certificati che consentono di massimizzare il rendimento nel breve periodo. La caratteristica principale di questa particolare variante delle strutture dotate di opzione autocall è quella di consentire l’incasso di tutti i premi residui previsti fino a scadenza nel caso in cui si attivi il rimborso anticipato. Per spiegare tutte le peculiarità di questa tipologia di certificati abbiamo analizzato una recente emissione di BNP Paribas scritta su un paniere di titoli della difesa, un All Coupon Cash Collect Memory caratterizzato da premi periodici dello 0,9% mensile che se centrerà l’obiettivo dell’autocall alla prima data disponibile, ovvero ad aprile 2025, restituirà un rendimento del 30,3% in soli 12 mesi.