Un Maxi Coupon per i ritardatari

Si può comprare fino al 21 dicembre per avere diritto a un maxi premio del 34% che abbatterà le minusvalenze in scadenza. Focus sull’ultima proposta di Cirdan Capital

Uno tra gli ultimi certificati in grado di generare il pagamento di un maxi premio entro l’anno ma anche tra i più generosi dell’anno. E’
una delle ultime proposte di Cirdan Capital, emessa tramite il veicolo SmartETN, che piacerà soprattutto ai ritardatari, ovvero a chi è rimasto ancora con delle minusvalenze in scadenza entro l’anno presso intermediari che adottano l’interpretazione fiscale della compensazione immediata.
E’ infatti bene ricordare che sebbene tutti i proventi dei certificati siano considerati “redditi diversi”, utili cioè alla compensazione di minusvalenze presenti nello zainetto fiscale, non tutti gli intermediari seguono il medesimo criterio interpretativo sul momento in cui queste debbano essere abbattute dalle plusvalenze: più in particolare, la maggior parte delle banche e broker utilizza i coupon dei certificati per compensare immediatamente le minusvalenze latenti mentre altre ritengono che la compensazione debba essere regolata esclusivamente alla scadenza del prodotto o alla vendita, considerando pertanto i coupon come redditi provvisori. Prima di procedere con l’eventuale acquisto di un certificato con maxi premio è pertanto bene approfondire con il proprio intermediario la modalità adottata per la compensazione.

Chiarite le differenti modalità interpretative vediamo ora perché questa ultima emissione di Cirdan Capital potrà rimettere materialmente in tasca agli investitori 2.600 euro di credito di imposta ogni 10.000 euro di minusvalenze presenti nello zainetto fiscale. Il certificato, un Phoenix Memory Maxi Coupon identificato da codice ISIN IT0006749284, ha osservato in data 16 dicembre il prezzo ufficiale di chiusura dei 4 sottostanti scelti per comporre il basket
e dall’incrocio tra i valori rilevati e le rispettive barriere è stato dato il via libera al pagamento di un maxi premio di ben 340 euro sui 1000 euro nominali. Tale premio, che rappresenta in percentuale il 34% del valore di emissione, sarà messo in pagamento il 24 dicembre con data di stacco 22 dicembre. Pertanto, solo coloro che avranno acquistato il certificato entro la chiusura del 21 dicembre riceveranno il coupon con conseguente opportunità di compensazione delle minusvalenze, viceversa chi perderà anche quest’ultimo treno rischierà di dire addio definitivamente al credito di imposta 2017 per effetto della scadenza perentoria al 31 dicembre 2021.
Oltre a pagare un premio molto ricco del 34%, il Phoenix Memory prevede successivi coupon mensili di misura più ridotta, pari allo 0,3333% ( 4% p.a.), pagabili a condizione che il peggiore tra i titoli del basket (Plug Power, QuantumScape, Alcoa e Moderna ) rilevi almeno al 70% dello strike iniziale. L’effetto memoria risulta particolarmente utile per recuperare eventuali cedole perse, anche in considerazione dell’elevata volatilità dei titoli selezionati. In linea con la struttura tipica dei Phoenix Memory, il certificato prevede anche un’opzione di rimborso anticipato, che potrà consentire la liquidazione del capitale prima della scadenza naturale di dicembre 2025 a patto che il peggiore tra i titoli 18 azionari rilevi almeno al 100% del proprio livello strike a partire da dicembre 2022 ( la verifica sarà effettuata tutti i mesi fino alla scadenza).

Ipotizzando il mancato rimborso anticipato e la detenzione del certificato fino alla scadenza, gli scenari di liquidazione potranno essere tre:
) Per valori dei quattro titoli, ovvero del peggiore, superiori alla barriera del 70% si riceverà il rimborso dei 1000 euro nominali maggiorati di tutti i premi mensili , per un totale di 1496,65 euro. In questo caso, prendendo come riferimento un prezzo di potenziale acquisto pari a 963,60 euro, il rendimento per l’investitore sarà del 55,32% (13,81% p.a.)
2) Per valori del peggiore tra i titoli inferiori alla barriera del 70% ma superiori a quella capitale del 60%, si riceverà il rimborso dei soli 1000 euro nominali, rinunciando quindi ai premi eventualmente non percepiti nel corso della vita del prodotto. In tal caso, ipotizzando il rimborso dei soli 1000 euro, il rendimento sarà limitato al 3,78% ( 0,94%
p.a.).
3) Per valori del titolo peggiore inferiori alla barriera del 60%, si percepirà un rimborso pari al nominale diminuito della performance più bassa tra le quattro e la perdita sarà quindi pari a quella sostenuta investendo direttamente sull’azione più debole.
Va infine sottolineato come molti di questi certificati con maxi premio vengano apprezzati dagli investitori una volta che la maxi cedola è stata staccata dal prezzo. Infatti, rispetto ai prezzi di 963 euro che inglobano il maxi premio, chi non ha la necessità di recuperare le minusvalenze a breve potrà acquistare lo stesso certificato a prezzi prossimi ai 620 euro, tramutando cosi il maxi premio iniziale in una ricca potenziale plusvalenza in conto capitale da maturare nel tempo.