È uscito il Certificate Journal n.642

di grafico

Il VIX a un massimo del 50,06% ha decretato nelle ultime ore che si è in presenza di un feroce affondo dei venditori nei confronti degli ormai spauriti compratori, spavaldi e incuranti fino a sole due settimane fa degli effetti che il Coronavirus stava scatenando in Cina. Che si sia in presenza di un fatto nuovo, di una pandemia ( a breve anche l’OMS la definirà cosi) mediaticamente coperta come mai nessuna epidemia prima d’ora, è un dato certo ma la violenza dei ribassi delle ultime due settimane è anche figlia dei rialzi ininterrotti e senza correzioni che hanno portato gli indici americani a macinare record su record dopo un decennio in salita. L’atteggiamento più corretto da tenere in queste fasi è quello di non farsi prendere dal panico e di non svendere certificati che possono ancora contare su ampi margini di protezione sulle barriere e su meccanismi di difesa del capitale. La volatilità schizzata alle stelle ha chiaramente influito sui prezzi di tali strumenti e oggi le perdite sono anche consistenti: tuttavia, fintanto che non ci saranno evidenze tali da dover svendere qualsiasi titolo o asset a qualsiasi prezzo, sarebbe più corretto pianificare e razionalizzare sulla base delle scelte di investimento effettuate a monte. I certificati con Airbag, ad esempio, hanno finora mostrato nella maggior parte dei casi un’ottima tenuta dei prezzi proprio per quell’opzione aggiuntiva di protezione che agirà alla scadenza qualora si finisca con il sottostante al di sotto della barriera. A questo tema e all’analisi di un portafoglio di Airbag costruito a dicembre, prevenendo proprio quella correzione che sarebbe potuta arrivare prima o dopo ( non si poteva certo immaginare la forza e la rapidità) è dedicato il nostro Approfondimento. Opzione Airbag che fa da filo conduttore a questo numero, in cui trova spazio l’analisi di un nuovissimo Phoenix Memory Airbag partito subito a prezzi stracciati per effetto del crollo accusato da uno dei titoli del basket : il Banco BPM che in sole 12 sedute ha perso il 40% del proprio valore. Nel mirino dei venditori è entrata anche Intesa Sanpaolo tornata nuovamente a testare la soglia psicologica e tecnica dei 2 euro. In più di un’occasione questo livello ha fornito spunti operativi interessanti che possono essere sfruttati grazie all’ampia offerta di Certificati a leva messi a disposizione dagli emittenti. Nel periodo in cui sono vietati gli eventi di aggregazione, i Webinar continuano a essere il miglior canale di informazione: lunedì’ 9 si parte subito con uno speciale webinar dedicato all’analisi dei certificati più adatti per affrontare la crisi.

Se vuoi continuare a leggere l’articolo vai sul CJ n.642