E’ uscito il Certificate Journal n.633

di grafico

Siamo giunti all’ultimo numero del 2019. Per il segmento dei certificati di investimento è stato un anno senza eguali trascinato verso i record dalle reti di consulenti finanziari, private Banker e Financial Advisor che stanno sempre più prendendo consapevolezza di questi strumenti utilizzandoli per rendere più efficienti i portafogli dei clienti. Numeri positivi anche per i mercati azionari che continuano a macinare rialzi senza mostrare segni di cedimento. Un po’ in controtendenza, senza volersi necessariamente posizionare contro il mercato, ma con un approccio prudente ispirato a un modulo “catenacciaro”, siamo andati a selezionare una top selection di certificati che potranno tornare utili qualora i mercati dovessero cambiare improvvisamente umore. A basso profilo di rischio è anche il certificato della settimana, un Phoenix Memory che punta su due big italiane come Azimut e Ferrari che hanno mostrato una capacità non indifferente di sovraperformare il mercato nel 2019 e sembrano avere le carte in regola quanto meno per consolidare i rialzi nel 2020. Senza dover puntare a un ulteriore loro apprezzamento, il nuovo certificato di Goldman Sachs posiziona le barriere valide per il rendimento periodico mensile al 45% dei rispettivi strike iniziali, ovvero a valori che nemmeno il più pessimista degli analisti riesce oggi ad ipotizzare. Anticiclico è anche il sottostante del nuovo Cash Collect Autocallable con premi incondizionati che sta per chiudere il collocamento in Unicredit. Per il segmento Leverage si chiude con l’analisi sul petrolio che si sta portando sulla fascia alta del range che tiene ingabbiate le quotazioni da aprile. Ma mentre ancora deve finire l’anno si guarda già al prossimo con gli appuntamenti con i webinar che riprenderanno subito dopo le feste. Ad inaugurare il 2020, Société Générale il 13 gennaio. Arrivederci al 9 gennaio e a tutti voi vanno gli auguri di Buone Feste da tutto il team del Certificate Journal!

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