APPUNTAMENTI AL BUIO

Si nascondono nel segmento dedicato agli Express e possono riservare gradite sorprese agli investitori last minute. Una short selection dal calendario del CedLAB, per investire implicitamente sull’Eurostoxx 50.

Uno su tre. Secondo le statistiche elaborate dall’Ufficio Studi di Certificati e Derivati e riprese  dal Punto Tecnico di questa settimana, le emissioni di certificati Express, ovvero dotati di opzioni autocallable, hanno rappresentato il 28% del totale da inizio 2013, a testimonianza dell’interesse sempre crescente di una tipologia di prodotto che ben si adatta alle fasi di mercato caratterizzate da volatilità contenuta seppure in un contesto di incertezza. Un interesse alimentato dai buoni risultati che gli investitori sono riusciti ad ottenere nell’ultimo biennio e che solamente da inizio anno ha visto 108 certificati tagliare il traguardo in anticipo sulla scadenza naturale. Vale la pena ricordare che la diffusione dei certificati con opzione di rimborso anticipato ha subito una netta accelerazione allorché si è iniziata a manifestare l’esigenza, da parte degli investitori, di rimanere vincolati il minor tempo possibile senza per questo rinunciare a rendimenti, perlomeno potenziali, superiori ai dividendi prospettati dai rispettivi sottostanti e a cui implicitamente non si ha diritto. Nella maggior parte dei casi, i coupon che hanno accompagnato il rimborso anticipato del nominale sono stati a doppia cifra e ove inferiori, lo sono stati in termini assoluti ma non annualizzati. Bene lo sanno quanti nei mesi scorsi hanno seguito le indicazioni fornite dal CedLAB, attraverso il servizio di “opportunità” selezionate nell’universo dei certificati quotati. Una percentuale elevata delle segnalazioni andate a buon fine ha riguardato il segmento degli Express, idealmente concepiti anche per consentire l’operatività last minute sul secondario in virtù del fatto che, a differenza dei certificati che giungono alla scadenza naturale e che per questo subiscono la revoca dalle contrattazioni in Borsa Italiana il quarto giorno precedente la data di scadenza, questi vengono regolarmente negoziati anche nel giorno in cui è programmata la rilevazione. Risulta chiaro pertanto come in alcuni casi, in particolare quando il sottostante è prossimo al livello che può dare il via all’esercizio anticipato, si possa riuscire ad ottenere una plusvalenza last minute puntando proprio sulle probabilità di successo e sui movimenti intraday. Traendo spunto dal “calendario delle next valuation date” del CedLAB, vediamo quindi una short selection di opportunità che si nascondono tra le emissioni che andranno incontro a una rilevazione intermedia del sottostante entro la fine dell’anno e che pertanto potrebbero anche soddisfare l’esigenza della compensazione delle minusvalenze in scadenza. Per consultare il calendario completo e aggiornato quotidianamente con i relativi indicatori di “upside” e “buffer”, si ricorda che è possibile iscriversi gratuitamente al CedLAB ( www.cedlab.it ) usufruendo di un periodo di prova.

 

OPPORTUNITA’ LEGATE ALL’EUROSTOXX 50

App338_1La data del 22 Settembre, nella quale verrà eletto il nuovo Cancelliere della Repubblica Federale tedesca sembra fare da volano alle sorti dell’area euro. L’atteggiamento più moderato e lassista su cui scommettono gli investitori, rispetto alla rigidità che ha sempre contraddistinto i vertici teutonici, ha riportato gli acquisti sulle piazze europee, con l’Eurostoxx 50 che anche grazie ai segnali di distensione sulla questione siriana e ai dati positivi provenienti dalla Cina, ha accelerato il passo riavvicinandosi all’area del doppio massimo annuale. Il superamento dei 2855 punti, non riuscito nella seconda seduta della settimana, appare ora imprescindibile per consentire un ulteriore allungo e scongiurare il rischio di un pericoloso triplo massimo. Per chi intende seguire con potenzialità di profitto le prossime evoluzioni dell’Eurostoxx 50, si segnala tra le emissioni quotate in Borsa Italiana l’Athena Semiannual di Societe Generale (IT0006719014) con data di rilevazione programmata poco dopo lo spoglio elettorale tedesco. Il certificato dell’emittente francese guarda all’appuntamento semestrale fissato per il prossimo 8 ottobre, per conquistare il diritto all’estinzione anticipata, con un rimborso pari a 119,25 euro ogni 100 di nominale, che maturerà a condizione che l’Eurostoxx 50 fissi un valore di chiusura non inferiore a 2919,05 punti strike. In caso contrario nulla accadrà e si proseguirà con le negoziazioni fino alla successiva rilevazione di aprile 2014, con un coupon crescente del 3,85%, e così via fino alla scadenza naturale fissata per il 15 ottobre 2015. Alla data finale, l’evento trigger ( ossia una rilevazione non inferiore a 2919,05 punti) comporterà il riconoscimento di un premio complessivo pari al 34,65%, mentre in caso di mancata verifica sarà garantito unicamente il capitale iniziale fino ad un valore dell’indice pari a 1751,43 punti, al di sotto dei quali il rimborso replicherà linearmente la performance del sottostante. Passando ai termini di negoziazione, in virtù di un prezzo lettera sul Sedex pari a 109,40 punti a fronte di un valore spot dell’indice dell’area euro di 2831,93 punti ( dati rilevati in apertura di settimana), in caso di recupero del sottostante pari a 3,08 punti percentuali, l’evento trigger lascerà spazio ad un rendimento complessivo pari al 9%. Il mancato raggiungimento della soglia tuttavia comporterà una perdita solo virtuale proiettando il certificato alla rilevazione semestrale successiva. D’altra parte, fino ad un ribasso dell’indice pari al 38,15%, ossia fintanto che alla scadenza la barriera rimarrà inviolata, la perdita in conto capitale sarà limitata a 8,6 punti percentuali.

Tra i prodotti in quotazione da tenere sotto osservazione lungo la durata residua per la sua reattività, sebbene non sia tra quelli chiamati a una rilevazione intermedia, si contraddistingue anche l’Athena Certificate di BNP Paribas (NL0009590421), in scadenza il prossimo 14 ottobre. Sempre scritto sull’indice Eurostoxx 50, alla data finale  il certificato dell’emittente francese riconoscerà un rimborso pari a 1300 euro ogni 1000 di nominale se il valore del sottostane taglierà il traguardo trigger, posto a 2775,75 punti. In caso contrario, la protezione del capitale iniziale sarà valida fino ad un livello barriera posto a 1526,6625 punti. A fronte di un margine sullo strike di circa 2 punti percentuali, l’acquisto al prezzo lettera esposto sul Sedex pari a 1211,95 euro, riconosce un rendimento complessivo del 7,26% a circa un mese dalla scadenza. Basterà tuttavia un cedimento delle blue chip dell’area euro per registrare una perdita minima pari a circa il 17%.

Un terzo certificato da maneggiare con cura e inserire in watchlist, per la reattività sia in una direzione che nell’altra, è lo Step Certificates targato Banca Aletti (IT0004546211) con scadenza naturale prevista per il prossimo 29 novembre. A tale data, un valore dell’Eurostoxx 50 non inferiore allo strike posizionato a 2797,25 punti darà un rimborso pari a 125 euro, viceversa si guarderà alla barriera posta a 2237,80 punti: i 100 euro nominali saranno protetti in caso di rilevazione finale non inferiore a tale livello, altrimenti si riceverà il rimborso a benchmark maggiorato di un importo fisso di 20 euro. Da non trascurare l’impatto dei dividendi stimati fino alla scadenza, pari a 15 punti indice che andranno a diminuire il valore dell’Eurostoxx 50 dai livelli correnti. Quotato sul Sedex ad un prezzo di 115,9 euro, il certificato offre pertanto un upside potenziale del 7,85% ma per contro nasconde l’insidia di una possibile perdita del 13,72%; spartiacque tra i due scenari, la tenuta dei 2797,25 punti alla scadenza, distanti dai valori di inizio settimana poco più dell’1,3%. Da seguire in caso di accelerazione dell’Eurostoxx 50 anche per operatività di brevissimo termine.

 

UNA BANCA TIRA L’ALTRA

Si rimane all’interno dell’area euro, pur uscendo dal confine degli indici per trasferirsi sulle single stocks, con un Athena Relax targato BNP Paribas legato alle sorti del titolo azionario della Deutsche Bank ( NL0010293874). Il certificato, tra i più interessanti tra quelli che consentono di investire sulle singole azioni, rileverà il prossimo 27 novembre il valore di chiusura del titolo bancario tedesco e una quotazione non inferiore ai 33,92 euro dello strike, attiverà il rimborso anticipato del nominale maggiorato di un coupon di 6,50 euro, per un totale di 106,50 euro. In caso contrario, il premio verrà pagato ugualmente a titolo di cedola incondizionata mentre per il possibile rimborso anticipato si dovrà attendere la data successiva di rilevazione prevista per il 27 novembre 2014, con un coupon non più garantito che a quel punto sarà di 12 euro. All’eventuale scadenza naturale del 27 novembre 2015, 118 euro sarà il rimborso per valori di Deutsche Bank non inferiori a 33,92 euro, ovvero di 100 euro per valori non inferiori alla barriera posta al 50% dello strike, ossia a 16,96 euro. Solamente al di sotto di tale livello si riceverà la liquidazione a benchmark. Quotato sul Sedex con un prezzo lettera di 103,25 euro, il certificato prospetta un rendimento potenziale del 3,14% in circa due mesi e mezzo, potendo contare ai valori correnti su un buffer sul livello strike pari al 3,7%, per effetto dei 35,20 euro a cui viene scambiata Deutsche Bank sulla borsa di Francoforte.