L’EUROSTOXX HA PERSO LA BUSSOLA?

Il Discount di Deutsche Bank sull’Eurostoxx 50 offre il  modo di migliorare l’investimento diretto in uno scenario lateral ribassista.

 

Dai massimi di marzo, in corrispondenza dei quali l’indice Eurostoxx 50 era riuscito a recuperare dopo otto mesi la soglia dei 2600 punti, le principali borse del Vecchio Continente hanno mediamente perso il 12%, annullando di fatto lo strappo rialzista messo a segno in seguito alla seconda maxi operazione di liquidità dello scorso febbraio. La rincorsa ha così ceduto il passo all’accendersi di nuovi timori sulla stabilità dell’area, dovuti tra l’altro, alle finanze spagnole alle prese con un rendimento dei Bonos decennali al 6,007% e da un sistema ancora non sufficientemente maturo per sostenere la crescita. L’indice europeo, fotografato a inizio settimana a 2296,43 punti, non solo è tornato sui livelli di inizio anno ma anche il suo rischio di mercato, sintetizzato dalla volatilità implicita nelle opzioni, ha recuperato da gennaio intorno al 25%. In questo contesto di precaria stabilità, è complesso il compito dell’investitore che si trova di fronte alla condizione di dover sperare che il peggio sia passato ma che al contrario vede segnali che portano nell’altra direzione. Cosa fare dunque? Aspettare che passi la buriana, con il rischio di rimanere ad assistere ad una ripartenza che potrebbe essere fragorosa? Una soluzione sembra essere suggerita dalla categoria dei Discount Certificates, così definiti per la loro peculiarità di essere trattati a sconto sul mercato.  Tra questi, si segnala un Discount di Deutsche Bank sull’indice Eurostoxx 50, con durata residua di circa un anno, in negoziazione sul Sedex di Borsa Italiana.

Il certificato, rilevato uno strike a 2400 punti, alla scadenza del 15 aprile 2013 rimborserà un importo pari al valore di chiusura dell’indice Eurostoxx 50 moltiplicato per un multiplo pari a 0,01, fino ad un massimo di 24 euro. Il profitto derivante dalla vendita di una call con prezzo d’esercizio pari al valore iniziale del sottostante, che costituisce il certificato oltre all’opzione call con strike zero, ha permesso allo strutturatore di emettere il Discount ad un prezzo inferiore al prodotto tra multiplo e sottostante. Tale differenza rappresenta non solo il premio del certificato ma anche un cuscinetto in caso di ribasso del sottostante.

Rispetto ai 2296,43 punti di Eurostoxx50, acui corrisponderebbe un rimborso teorico di 22,9643 euro, l’acquisto del certificato al prezzo lettera di 20,62 euro a cui è esposto su Borsa Italiana, determinerebbe, in caso di valore finale dell’indice pari a quello corrente, un rendimento dell’11,37%. Il premio riconosciuto dal sottostante, sarebbe invece attribuibile ai dividendi stimati, secondo proiezioni Bloomberg, al 5,05% sulla durata residua. In caso di ribasso invece, il profitto derivante dall’acquisto del certificato sarebbe decrescente fino ad annullarsi per un valore dell’indice pari a 2062 punti, al cui livello corrisponde una performance dell’indice, tenuto conto dei dividendi, pari al -5,16%. Benché nel durante, Discount e Eurostoxx si caratterizzino per una dinamica differente, dovuta a fattori quali volatilità, durata residua e distanza dal valore strike per il certificato, vediamo quale operatività potrebbe offrire a scadenza uno switch.

Si ipotizzi di aver acquistato lo scorso febbraio l’Eurostoxx50 a2400 punti, per un investimento di 2400 euro. Ai valori correnti, il controvalore sarebbe di 2296,43 euro che, volendo, potrebbero essere destinati all’acquisto di 111 certificati al prezzo di 20,62 euro. Tenendo conto dei 115,86 punti dividendo stimati, l’investimento diretto si concluderebbe alla scadenza a somma zero, per un valore di chiusura dell’indice pari a 2284,14 punti. A tale soglia infatti, la perdita subita dal nozionale sarebbe compensata dallo stacco dei dividendi. In virtù dello sconto sul prezzo del Discount superiore al dividend yield, ad un simile valore di chiusura del sottostante, il certificato riconoscerebbe invece un rendimento positivo rispetto all’investimento iniziale di 2400 euro, pari a 135,40 euro per certificato, per un controvalore finale di 2535,40 euro.