Express Coupon alla prova del nove

Tra le novità dell’ultima settimana riguardanti il mercato dei certificati si segnala l’avvio delle contrattazioni al Cert-X di un Express Coupon firmato UniCredit (Isin DE000HV8FZ44). Il certificato, che ha iniziato a trattare sul segmento di mercato gestito da EuroTLX dal 17 febbraio, è scritto sull’indice Eurostoxx 50 ed è stato emesso il 28 dicembre 2010 con una durata complessiva di tre anni. Al termine del primo anno, tuttavia, prevede l’erogazione di una cedola incondizionata pari al 9% del nominale e l’opportunità di essere rimborsato anticipatamente a condizione che l’indice sottostante si trovi ad un livello almeno pari o superiore ai 2826,51 punti dello strike.

Diversamente, proseguirà per un ulteriore anno al termine del quale a seguito di una nuova osservazione del livello di chiusura dell’indice potrà essere rimborsato nella misura dei 100 euro nominali maggiorati di un premio del 9%. Pertanto, a differenza della prima cedola riconosciuta in ogni caso, al termine del secondo anno il rendimento del 9% sarà necessariamente subordinato al rispetto delle condizioni necessarie per il richiamo anticipato. Qualora anche in questa seconda occasione l’Eurostoxx 50 si attesti al di sotto dello strike, il prodotto giungerà alla sua scadenza naturale del 30 dicembre 2013.

A quel punto, seguendo le regole caratteristiche dei certificati appartenenti al filone dei prodotti Express, il certificato rimborserà un ammontare pari a 118 euro qualora l’indice sottostante riesca a fissare il proprio valore al di sopra dei 2826,51 punti. Viceversa, in caso di performance negativa il profilo di payoff si troverà di fronte ad un bivio: il primo prevede che venga protetto interamente il nominale se l’Eurostoxx 50 non avrà perso più del 30% rispetto allo strike mentre il secondo, il peggiore, prenderà corpo qualora l’indice dovesse trovarsi a un livello inferiore ai 1978,557 punti della suddetta soglia, agganciando il proprio valore di rimborso all’effettiva performance del sottostante al pari di un investimento diretto nello stesso. Sono diversi i punti di interesse riscontrabili in questo certificato, a partire dalla cedola garantita del 9% al termine del primo anno, passando per l’opzione di rimborso annuale anticipato esercitabile se il sottostante è in grado di non perdere terreno, fino ad arrivare alla protezione condizionata del capitale con barriera a 1978 punti. Per contro, trattandosi di un prodotto legato ad un indice azionario è necessario tenere in considerazione i rischi che un investimento su equity comporta.

In particolare, occorre prestare la massima attenzione alla barriera, in quanto sebbene sia posta ad un livello inferiore alla soglia psicologica dei 2000 punti, se violata farebbe perdere in un colpo solo la protezione condizionata del capitale nominale e il potenziale rendimento. Circa quest’ultimo, è inoltre doveroso sottolineare come l’upside limitato al 9% annuo impedisce di partecipare all’eventuale overperformance dell’indice qualora questa si riveli particolarmente positiva. Allo stato attuale è possibile acquistare ancora il certificato al valore nominale nonostante l’indice dall’emissione sia salito di oltre 5 punti percentuali.