Come investire sulle banche con barriera capitale al 40% ed airbag?

Arriva da Leonteq Securities AG una proposta di investimento legata a tre “big-cap” del settore bancario con il certificato ISIN CH1484601732. Le azioni sottostanti sono UniCredit, JP Morgan e Commerzbank e il rendimento del prodotto può arrivare fino al 12% lordo su base annua.

Infatti, nonostante le barriere ampie (40% per la protezione del capitale, airbag al 40% e 50% per l’incasso delle cedole) il rendimento potenziale è infatti dell’1% lordo su base mensile. Per incassare i premi è sufficiente che nessuno dei sottostanti perda il 50% o più dai prezzi iniziali.

Barriera capitale al 40%, airbag al 40% e barriera cedolare al 50%

La presenza dell’airbag fa sì che lo strike sia posizionato su valori decisamente inferiori ai prezzi iniziali. È infatti posizionato al 40% dei valori di fixing iniziali e, di fatto, offre maggiore protezione all’investitore in caso di forti discese dei mercati, rispetto alle più comuni barriere europee.

Si tratta quindi di un prodotto che combina barriere profonde ed airbag, senza rinunciare ad un rendimento potenziale fino al 12% annuo lordo.

Il certificato ISIN CH1484601732 presenta la softcallability: infatti dal 18/12/2025 e poi mensilmente fino al 18/08/2028, l’emittente può richiedere discrezionalmente il richiamo del prodotto. Il tutto non prima di aver pagato tutte le cedole dovute fino a quel momento e rimborsato l’intero valore nominale (1.000 euro per certificato).

Nel caso in cui, ad esempio, il prodotto fosse richiamato alla prima data utile, l’investitore incasserebbe quindi tre punti percentuali lordi in poco meno di tre mesi, pari a 30 euro su mille investiti (se si acquista al prezzo di fixing).

Scenari alla scadenza di questo certificato 

La barriera capitale prevede un’osservazione soltanto a scadenza, il 18/09/2028, e grazie al doppio livello barriera (40% per la protezione del capitale e 50% per l’incasso delle cedole) sono possibili tre scenari.

Vediamo brevemente le casistiche:

  • Prima ipotesi, nel caso in cui le azioni sottostanti si trovino tutte sopra il 50% dei valori iniziali, il certificato verrà rimborsato al valore nominale e l’investitore riceverà il premio mensile dell’1% (con effetto memoria). Quindi sia in caso di movimenti rialzisti, che laterali o moderatamente ribassisti (anche -30% o -40%) si otterrebbe un profitto;
  • Se uno o più sottostanti avranno perso oltre il 50% ma meno del 60%, l’investitore riceverebbe il valore nominale, senza il pagamento di altre cedole. Il capitale sarebbe quindi protetto a scadenza – a titolo esemplificativo – anche a fronte di cali del 55%;
  • Se una o più azioni avranno perso oltre il 60%, ecco che si attiverà l’airbag, con fattore 2,5 (pari a 100/40). Il valore di rimborso sarebbe calcolato partendo dal 40% del prezzo iniziale (grazie al low strike, cioè la presenza dell’effetto airbag).

Pertanto, nel caso di un crollo del 63% del titolo peggiore l’airbag determinerebbe un rimborso finale del 92,5% del valore nominale (il 3% al di sotto dello strike moltiplicato per 2.5), mentre un calo del 70% comporterebbe una perdita del 25%. L’airbag ridurrebbe quindi la perdita rispetto all’investimento con un tradizionale certificato autocall o all’acquisto diretto delle singole azioni.

Ricordiamo, come già menzionato nell’articolo, che le cedole sono condizionate e vengono pagate soltanto se tutti i sottostanti nelle date di osservazione cedolare si trovano ad almeno il 50% dei prezzi iniziali.

 

Questo documento è a solo scopo promozionale e non costituisce ricerca o consulenza all’investimento. Non costituisce neppure una raccomandazione per l’acquisto di strumenti finanziari né un’offerta o una sollecitazione di un’offerta Tutti i rendimenti indicati sono lordi. Al momento dell’emissione, per i redditi derivanti dai certificates è prevista una tassazione al 26%. Gli strumenti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. I certificates sono anche soggetti al rischio emittente.