CJ894: Settore assicurativo: bassa volatilità, resilienza e utili

Come da attese dal FOMC di mercoledì è emersa una Fed ancora attendista, con Powell che ha ribadito la necessità di “maggiore chiarezza” prima di procedere con eventuali tagli ai tassi. Le aspettative di un primo intervento a settembre restano vive, ma condizionate dall’andamento dell’inflazione e della crescita. Su quest’ultima c’è preoccupazione per i pericoli di stagflazione e per gli impatti dei dazi annunciati da Trump. In questi giorni, infatti la Casa Bianca ha imposto dal 1° agosto una tariffa del 50% sull’import di rame e sui prodotti provenienti dal Brasile, confermando un’ulteriore escalation nei rapporti commerciali globali.
Tuttavia, i mercati azionari non sembrano al momento risentire troppo di queste criticità mantenendosi, e in alcuni casi aggiornando, i massimi grazie anche alle operazioni di M&A. Tra i settori più caldi su questo fronte, quello bancario, che potrebbe trascinare anche l’assicurativo. Proprio questo settore è da sempre considerato difensivo, come conferma la volatilità media dei titoli che si attesta al 14%, e se si aggiunge l’asimmetria di rischio e rendimento offerta dai certificati di investimento, possono nascere delle soluzioni dal carattere difensivo utilizzabili in questo contesto di mercato caratterizzato dall’incertezza.
Nonostante i mercati vicini ai massimi, alcune singole storie come Stellantis, hanno messo pressione nei portafogli degli investitori. Anche in questi casi il segmento dei certificati di investimenti può essere di aiuto e una recente emissione di Natixis ci aiuta a spiegare come. Si tratta di un Express Recovery scritto su un basket worst of composto da Tesla, AMD, Nvidia e Meta emesso a 620 euro che punta al rimborso, anticipato con trigger al 100% o a scadenza sulla tenuta della barriera posta al 65% dei livelli iniziali, di 1000 euro.