CJ890: Settore Automotive alla prova della geopolitica

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Siamo quasi pronti al giro di boa del 2025 e, iniziando a guardare alle statistiche del segmento dei certificati di investimento, a livello di sottostanti spicca il balzo di Stellantis, che conquista la vetta della classifica dei sottostanti più utilizzati dagli emittenti, superando il trio bancario Unicredit, Banco BPM e Intesa Sanpaolo, che occupava i primi tre gradini del podio a fine 2024.

Il titolo in Borsa ha toccato, a fine aprile, i minimi di periodo a 7,267 euro, registrando un ribasso del 73,42% dai 27,35 euro battuti a marzo 2024, prima di mettere a segno un rimbalzo che, tuttavia, si è fermato alla soglia psicologica dei 10 euro. La situazione resta complicata, anche alla luce del contesto macroeconomico attuale, ma il management, guidato dal nuovo CEO Antonio Filosa, è al lavoro per risollevare le sorti della casa automobilistica.

Su Stellantis l’Ufficio Studi di Certificati e Derivati, analizzando i 921 certificati attualmente in negoziazione e focalizzandosi sulle emissioni più recenti, ha creato una short list pensata per chi vuole puntare sul titolo sfruttando le doti di asimmetria di questi strumenti.

Un altro tema di interesse è rappresentato dai bond a lungo termine, che nell’ultimo anno hanno sorpreso gli investitori, andando controcorrente rispetto all’andamento dei tassi di interesse. Nelle scorse settimane sono giunti a scadenza alcuni particolari certificati legati proprio ai cosiddetti bond “Matusalemme”.

Per illustrarne le caratteristiche e comprenderne le peculiarità, abbiamo analizzato una delle ultime emissioni di Leonteq: si tratta del Fixed Coupon Convertible, scritto sulle obbligazioni 0,5% France Govt con scadenza nel 2072, che prevede una durata di un solo anno e che, indipendentemente dall’andamento del sottostante, paga un premio periodico mensile dello 0,667%, pari a un rendimento annuo complessivo dell’8% sul nominale.