Leonteq emette un Phoenix Memory Step Down sui titoli value

Da Leonteq un nuovo Phoenix Memory Step Down su Engie, Enel e RWE che vale il 3% trimestrale

Quello che è evidente sui mercati è un trend di rotazione settoriale che sta già da qualche mese, in concomitanza con una view più aggressiva sul fronte della stretta dei tassi, i titoli value a scapito dei growth. Parlando di titoli value, si fa riferimento a quel segmento di business considerato solido e stabile nel tempo, con una variabilità degli utili molto contenuta. Su tutti, rispondono a queste caratteristiche i titoli del comparto delle utilities sui quali tuttavia, in questo particolare contesto di mercato, hanno influito negativamente le prospettive di rialzo dei tassi. Infatti, è da ricordare che le società attive in questo settore sono caratterizzate da un debito di norma superiore alla media di mercato. Per tale ragione si tratta di titoli, che nel loro complesso, non hanno comunque performato bene nell’ultimo semestre.

Per sfruttare questa dinamica e trarre profitto da prezzi molto più cheap rispetto ad altri settori, è a disposizione da qualche giorno sul secondario una nuova proposta firmata Leonteq. Si tratta di un Phoenix Memory Step Down (Isin CH1171820520) su Engie, Enel e RWE il cui payoff segue ormai il marchio di fabbrica dell’emittente svizzero. In particolare, la scadenza complessiva massima è biennale con barriera capitale fissata al 60%. Con frequenza trimestrale l’investitore può avere accesso ad una cedola a memoria del 3% legata al trigger fissato sul livello barriera. A partire dalla seconda data in programma, ovvero ottobre 2022 entrerà in struttura anche l’opzione autocallable con un trigger inizialmente posto al 100% che scenderà del 5% e ogni sei mesi. Numeri alla mano, considerando il flusso del 3%, si tratta di una proposta che vale quindi il 12% annuo.

Interessante anche far presente le caratteristiche difensive con specifico riferimento al posizionamento della barriera. Partiamo da RWE con il livello barriera che si posiziona sui livelli minimi da aprile 2020, mentre per Enel la soglia invalidante a 3,786 euro riporta le lancette del tempo a quotazioni del titolo registrate nel 2014. Emblematico invece il caso di Engie dove la barriera a 6,9684 euro rappresenta livelli mai raggiunti dal titolo nella sua storia. Guardando alle leve che solitamente utilizzano gli emittenti per strutturare le proposte, buona la correlazione media del basket con il livello minimo di 0,576 tra la coppia RWE ed ENEL. Per comprendere la solidità e la tendenziale resilienza di questi titoli, è sufficiente infine dare uno sguardo alla loro volatilità implicita: guida Enel con il 26,14%, Engie al 30,33% con RWE 31,96%.