È uscito il Certificate Journal n.651

di grafico

É iniziata la fase 2 dell’emergenza Covid 19. L’Italia, in particolare, è osservata speciale così come lo era stata nella prima fase. I dati dei primi 4 giorni sono indubbiamente positivi con un calo dei nuovi contagi che va in controtendenza al dato dei guariti che aumenta sempre più. In questo contesto anche i mercati azionari sembrano scommettere su un ritorno alla normalità, ignorando i dati economici e trimestrali societarie peggiori delle aspettative, continuando la loro fase di recupero dai minimi. Tuttavia, è ancora troppo presto per cantare vittoria e soprattutto è troppo delicato l’equilibrio sui mercati per non attendersi ancora qualche picco di volatilità. E’ corretto quindi cogliere l’opportunità di prezzi a sconto rispetto a quelli che si vedevano a inizio anno, ma ciò che non deve mancare è un approccio oculato e in linea con la propria propensione al rischio. Proprio su questo concetto fa leva la nuova emissione di Bonus di Unicredit che arriva in un momento propizio sia per volatilità che per livelli e che offre agli investitori di scegliere tra barriere continue o discrete, ovvero tra un diverso rischio, con obiettivi di rendimento di conseguenza più o meno aggressivi. Ma il segmento dei certificati di investimento ci consente anche di poter scegliere profili ancora più difensivi con il ricorso a strumenti che prevedono la protezione incondizionata. Tra le ultime emissioni spicca un Equity Protection di Goldman Sachs che mette sul piatto una protezione al 95% del nominale con la possibilità di seguire integralmente eventuali rialzi del mercato azionario europei. L’ultimo sguardo, per questa settimana, è andato all’Inghilterra che si trova nell’occhio del ciclone tra Usa, Cina ed Europa. Alto è il rischio di vedere un’impennata della volatilità per il mercato azionario londinese e per la sterlina che è possibile dominare o cavalcare con l’ampia offerta di certificati a leva su entrambi gli asset negoziati sul sedex.

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