E’ uscito il Certificate Journal n.560

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Come era lecito attendersi, da qualche giorno l’attenzione dei mercati mondiali si è concentrata nell’area europea e più in particolare sull’Italia e Turchia. Per motivi differenti, Roma e Ankara stanno infatti influenzando l’umore e le scelte degli investitori internazionali, preoccupati per quanto è già accaduto e soprattutto per ciò che potrà essere. Sui mercati valutari, in particolare, continua a tenere banco la Turchia. Mercoledì la Banca Centrale in una riunione di emergenza è intervenuta alzando i tassi di 300 punti base al 16,5% per arginare la svalutazione della lira turca arrivata al record storico di 5,7723 nei confronti dell’euro. Una situazione di alta tensione che molto probabilmente non terminerà prima del 24 giugno, giorno delle elezioni politiche. In tale contesto non poteva mancare un nuovo approfondimento sul tema, che guarda alle potenziali soluzioni per puntare sulla moneta di Ankara che vanno dalla copertura delle posizioni per arginare le perdite, agli switch sui certificati che offrono le maggiori potenzialità di recupero. In Italia, invece, sembra che l’incertezza sulla formazione del Governo fosse un fattore di minore preoccupazione rispetto alla nomina del Professore Giuseppe Conte, candidato dalla Lega e dal Movimento 5 stelle. Una nomina che ha scatenato la speculazione sul listino di Piazza Affari, con un minimo toccato sul future FTSE Mib a 21980 punti , oltre il 3%, nell’ultima seduta della settimana e sullo spread, balzato oltre i 205 bp. Proprio i titoli governativi sono protagonisti della rubrica dedicata al segmento leverage che questa settimana mette in evidenza gli strumenti sia per puntare sui titoli obbligazionari dei singoli paesi che eventualmente di replicare gli spread. Infine si guarda anche alla diversificazione di portafoglio con il certificato della settimana. Un Express dalla ricche potenzialità legato ai paesi emergenti che a novembre potrebbe essere rimborsato regalando un premio a doppia cifra.

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