E’ uscito il Certificate Journal n. 538

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Banca IMI come emittente dell’anno, BNP Paribas per il miglior certificato e Unicredit per la migliore attività di marketing e comunicazione. Si è conclusa cosi l’XI edizione degli Italian Certificate Awards, la manifestazione organizzata da Triboo e Certificati e Derivati sotto il cappello del Certificate Journal, con alcune conferme e molte sorprese. Tra queste, il salto triplo della svizzera Leonteq, che da Best New Comer ( assieme a Credit Suisse e Mediobanca) si è posizionata direttamente al primo posto della categoria a capitale non protetto e al secondo e terzo in quella dedicata all’innovazione, che ha visto la francese Natixis affermarsi con un inedito Autocall Star in grado di premiare le performance di un “best of” anziché del classico “worst of” all’interno di un basket.

Sorprendente, a suo modo, anche l’affermazione del Private BNL ai danni della rete Intesa Sanpaolo, che nel corso degli ultimi sei anni aveva sbaragliato la concorrenza con numeri di raccolta da capogiro e quelli della rete Unicredit Retail che a sua volta ha spodestato la rete BNL che da qualche anno si posizionava ai vertici della categoria.

Tra i certificati, tripletta per un Leva Fissa 3X su Fiat Chrysler, anche se ad aggiudicarsi il primo posto nella categoria a leva e il secondo in quella di certificato dell’anno è stata l’emissione di Vontobel, mentre tra i certificati a capitale protetto condizionato netta affermazione per un Coupon Premium sul FTSE Mib con barriera a 11.200 punti e ricca cedola annua del 6,3%. Il miglior certificato a capitale protetto è andato a Banca IMI, l’emittente che da sola ha concentrato oltre il 40% del turnover dell’ultimo anno su Sedex e Cert-X sul solo fronte investment. Da notare come a livello europeo, il mercato domestico del segmento dei certificati senza leva sia al secondo posto alle spalle della più solida Germania, un dato che conferma ancora una volta la crescita dell’interesse nei confronti di prodotti di investimento che solamente le nuove normative potranno continuare a tenere ancora lontani dai portafogli di tutti gli investitori per i prossimi anni.

 

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