DIVDAX, BUONA LA PRIMA

Sulla scia del rimborso anticipato del primo Express Coupon, due certificati legati all’indice DivDax si mettono in evidenza per le prossime settimane.

Con la rilevazione del 2 aprile, primo giorno di trading utile successivo alla data del 1 aprile indicata dalle condizioni definitive, superiore ai 117,47 punti del trigger strike, l’Express Coupon sul DivDax ( codice Isin DE000HV8F0N5), l’indice delle 15 società quotate sul Dax con maggiore dividend yield, ha tagliato il traguardo del rimborso anticipato liquidando un importo pari a 106 euro. Il rendimento del 6% sul nominale, che ha peraltro consentito di ottenere una più che discreta plusvalenza anche nelle ultime ore di contrattazione, allorché l’indice tedesco era a circa tre punti percentuali dalla soglia trigger, è risultato tanto più allettante se si considera che nello stesso arco di tempo l’indice sottostante ha registrato solo un lieve apprezzamento dal proprio valore iniziale, a testimonianza di come le opzioni che caratterizzano i certificati Express possano talvolta trasformare in ricchi coupon anche le minime variazioni positive del sottostante. Archiviata questa emissione, è però già tempo di guardare ad un certificato gemello, ugualmente emesso da Unicredit (DE000HV8F371), che il prossimo 20 maggio ha in calendario la seconda data di rilevazione intermedia ai fini del rimborso anticipato. Più nel dettaglio, l’Express Coupon potrà liquidare un importo di 106 euro, confermando le caratteristiche della fortunata precedente emissione, qualora il prezzo di chiusura del DivDax sia non inferiore ai 118,87 punti dello strike. Diversamente proseguirà in quotazione per un ulteriore anno, dirigendosi verso la scadenza naturale, per un rimborso potenziale di 112 euro in caso di rilevazione finale non inferiore allo strike; di 100 euro per valori inferiori allo strike ma non alla barriera posta a 83,209 punti, ovvero al 70% dal livello iniziale; pari al prodotto tra il multiplo 0,841255 e il valore finale dell’indice qualora questo sia inferiore persino alla barriera.

 Date tali caratteristiche e tenuto conto dell’attuale pricing sul Cert-X, pari a 101,8 euro sulla lettera, il certificato prospetta un rendimento potenziale a 48 giorni pari al 4,12%, conseguibile a patto che l’indice DivDax non perda oltre il 2,57% dai correnti 122 punti. Tuttavia, se si considerano i 4,43 punti di dividendi che questo staccherà, non trattandosi di un indice di performance quale è invece il Dax, il buffer si riduce sensibilmente fino a risultare negativo. Per questo motivo, guardando all’ipotesi di mancato rimborso anticipato, riveste particolare importanza il ruolo della barriera e il suo posizionamento a un livello corrispondente ai minimi che il DivDax ha toccato l’ultima volta il 12 settembre 2011, all’apice dello scoppio della crisi dei debiti sovrani della periferia europea. Fintanto che tale livello rimarrà inviolato, ovvero se l’indice non perderà più del 32% da ora, la protezione dei 100 euro nominali alla scadenza di maggio 2014 limiterà le perdite su eventuali acquisti a 101,8 euro all’1,77% mentre sarà sufficiente il recupero dei dividendi per far balzare l’upside al 10% in virtù del possibile rimborso a 112 euro.

 Da seguire, con tempo residuo inferiore di circa un mese e con data di rilevazione programmata entro la fine di aprile, è anche un terzo Express Coupon emesso sul medesimo indice ( codice Isin DE000HV8F322). Il certificato dell’emittente di Piazza Cordusio rileverà infatti il prossimo 26 aprile il valore di chiusura del DivDax e se questo sarà almeno pari ai 122,29 punti dello strike, rimborserà anticipatamente 106 euro. Diversamente proseguirà in quotazione seguendo il medesimo profilo di payoff del certificato gemello, fino alla scadenza prevista per il 28 aprile 2014. Il mantenimento della barriera a 85,603 punti proteggerà il nominale.

 Quotato 101,2 euro al Cert-X, prospetta dunque un rendimento potenziale del 4,74% che si otterrà se il DivDax non perderà terreno nei prossimi 22 giorni, considerando tuttavia che 1,31 punti di dividendi verranno staccati lungo l’arco delle tre settimane.