E’ uscito il Certificate Journal n.577

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Le temperature dei mercati finanziari iniziano ad innalzarsi pericolosamente. Nel vecchio continente è la diatriba tra governo italiano ed Europa sul Documento di Economia e Finanza a tenere banco con la pressione sul settore bancario che non accenna a diminuire. Questo è conseguenza anche dell’aumento dei tassi di interesse sui titoli governativi, di cui le banche sono forti detentrici, che ha portato lo spread verso i bond tedeschi a toccare i 316 punti base. La novità della settimana, però, arriva da Oltreoceano con i listini americani che mettono a segno la peggior seduta dai tempi della Brexit con il Nasdaq che nella seduta di martedì ha lasciato sul terreno più di 4 punti percentuali. Un innalzamento della volatilità che può essere cavalcata, puntando a un ritorno alla normalità nell’arco di qualche mese, nuovamente con i Corridor che dopo il black out imposto dall’ESMA lo scorso 2 luglio sono di nuovo tornati in quotazione, essendo stati ritenuti strumenti adatti anche all’utilizzo da parte della clientela retail. La direttiva è stata immediatamente recepita dagli emittenti che hanno provveduto a lanciare sul mercato nuove emissioni. Non poteva mancare quindi un nuovo focus sui Corridor che spiega rischi e opportunità di questi strumenti con un occhio alle strategie realizzabili. L’alta volatilità sta peraltro creando anche delle interessanti opportunità sulle nuove emissioni investment. Tra queste abbiano analizzato il Memory Express di Morgan Stanley che, in controtendenza con il leit motiv del periodo, propone di iniziare ad accumulare posizioni azionarie sulle big del listino italiano puntando a un rendimento potenziale superiore al 10% annuo ma beneficiando al contempo di una protezione condizionata del capitale fino a livelli tra i più bassi in circolazione. I prezzi di saldo completano la ricetta per un certificato da portafoglio su diversi gradi di rischio.

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