E’ uscito il Certificate Journal n.573

di grafico

Nella settimana delle Banche Centrali, l’attenzione di molti investitori in certificati si è concentrata più che sulla BoE o sulla BCE e sulle schermaglie tra Draghi e Salvini, sulla sponda turca, dove la Banca Centrale era chiamata a pronunciarsi sui tassi di interesse in un clima di fervida attesa da parte di tutti gli osservatori mondiali. Il sell off della lira turca in agosto ha infatti accentuato, e reso drammatici, i bilanci già negativi dei certificati e dei bond in valuta di Ankara, motivo per il quale gli occhi di molti investitori italiani erano puntati verso Est. Ad infiammare ulteriormente il clima, proprio il Presidente Erdogan aveva ammonito la Banca Centrale, ad appena due ore dall’annuncio della decisione, dal rialzare i tassi e anzi, aveva auspicato una loro riduzione secondo una teoria molto poco ortodossa da lui avanzata in merito alla relazione esistente tra i tassi di interesse e l’inflazione, ormai già fuori controllo nel Paese. A smentire il leader turco, la decisione di un rialzo del Repo fino al 24% dal 17,75% precedente, a sorpresa anche maggiore di quanto atteso dagli analisti. La mossa ha avuto fin qui gli effetti sperati, con un’inversione che ha riportato le quotazioni in area 7 lire per euro, peraltro un livello già di per sé elevatissimo. Ed ‘ proprio la reazione in ogni caso controllata, a fronte di una mossa inattesa e contraria al volere del Presidente turco, che non depone a favore di chi spera in un recupero di livelli più consoni del cambio. Ma staremo a vedere, sempre che lo scontro diplomatico tra Erdogan e Trump non si riaccenda. Proprio per chi teme un autunno caldo ed è alla ricerca di strumenti per efficientare il proprio portafoglio di investimenti questa settimana abbiamo analizzato diverse novità che sono state quotate sul mercato secondario, a partire da una nuova serie di Crescendo Rendimento Sky di Exane, concepiti per premiare la capacità di un solo sottostante di mettere a segno un rialzo dall’emissione, per giungere a una nuova serie di Bonus Cap su titoli esteri e coperti dal rischio cambio, che Unicredit ha quotato nell’ambito di un ampio rinnovamento della propria gamma di certificati.

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