CON TRUMP CAMBIA LO SCENARIO PER FED & CO., YELLEN SOTTO ESAME

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La vittoria di Donald Trump solleva numerosi interrogativi circa le prossime scelte della Federal Reserve, sia nel breve che nel lungo periodo, e anche le altre principali banche centrali potrebbero risultare costrette a correggere il tiro se nelle prossime settimane i mercati digeriranno male l’arrivo del nuovo inquilino alla casa Bianca.

Per il momento la prima reazione è stata senza dubbio improntata all’ottimismo, ma sul fronte della politica economica e monetaria non mancano i punti interrogativi all’orizzonte alla luce del cambio di rotta che potrebbe decidere il nuovo presidente. In primo luogo la Federal Reserve rischia di trovarsi a fronteggiare un nuovo scenario prospettico più intricato. I primi commenti a caldo hanno in primo luogo messo in dubbio il rialzo dei tassi di dicembre, che fi no a prima delle elezioni era dato per quasi certo.

Goldman Sachs sottolinea come l’incertezza politica molto probabilmente rimarrà elevata per un certo periodo di tempo “e questa incertezza si potrebbe tradurre in una Federal Reserve più cauta”. La decisione finale della Fed dipenderà da quella che sarà la reazione finale dei mercati nelle prossime settimane.

Se questi si stabilizzeranno la probabilità che la Fed alzi a dicembre è molto elevata. Trump, inoltre, non ha mai lesinato critiche alle politiche della Yellen (il cui mandato scade nel 2018), accusandola di tenere i tassi di interesse a un livello troppo basso e per un periodo di tempo troppo prolungato, ingigantendo così la cosiddetta “bolla economica”.

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