BUSSOLA POLITICA PER I MERCATI DA QUI A FINE ANNO

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Fed e Bce si confermano, insieme al travagliato 2016 delle banche, i principali market mover sui mercati. Le ultime indicazioni circa orientamenti meno accomodanti anche da parte della Bce (con l’ipotesi, al momento smentita, di opinioni concordanti tra i banchieri dell’Eurotower per valutare l’avvio del tapering in salsa europea) hanno alzato il livello di allerta sui mercati europei (sia azioni che bond) che fino ad oggi non si erano interrogati su questa opzione in mano alla Bce.

Elezioni Usa (tra un mese) e referendum italiano sulla riforma costituzionale (tra due mesi) rappresentano però due eventi politici chiave da qui a fine anno in grado di condizionare notevolmente l’orientamento dei mercati. Il primo dei tre confronti tra i due candidati presidenti, Donald Trump e Hillary Clinton, ha fatto capire come il mercato al momento guardi con distacco la corsa alla casa Bianca anche se alcuni indicatori fanno intendere che una vittoria della candidata democratica sarebbe assorbita meglio. Inoltre l’evidenza storica mostra come nei mesi successivi alle elezioni presidenziali lo S&P 500 si muova peggio nei casi di cambi dell’amministrazione rispetto a quando si ha una conferma.

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