Stretta FED non spaventa più, sarà rialzo tassi più DOVISH della storia

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L’avvio della normalizzazione della politica monetaria da parte della Federal Reserve
sembra ormai questione di dettagli. La banca centrale statunitense è pronta a rompere
gli indugi il prossimo 16 dicembre con il primo rialzo dei tassi dal giugno 2006. I verbali
dell’ultima riunione del Fomc (avvenuta a fine dicembre, ossia prima dei robustissimi
dati sul mercato del lavoro Usa) hanno evidenziato come la maggioranza dei membri
è favorevole al rialzo del costo del denaro a dicembre.

Allo stesso tempo la Fed cerca di tranquillizzare al massimo i mercati circa
la gradualità con cui andrà a normalizzare la propria politica monetaria. Gli esperti di
Pimco sottolineano come si tratterà del rialzo più “dovish” (colomba) della storia con il
sentiero di ascesa del costo del denaro decisamente
meno ripido rispetto al passato e livello di arrivo dei tassi inferiore rispetto ai
picchi pre-crisi.

La reazione dei mercati alle minute Fed è stata positiva con Wall Street (maggior rialzo
giornaliero a un mese per l’S&P 500) che ha chiuso in buon rialzo e qualche presa di
profitto sul dollaro Usa dopo i guadagni delle ultime settimane che avevano spinto il biglietto verde sui massimi a 7 mesi. “Dai verbali
è emerso che i fondamentali economici degli USA sono solidi – sottolinea Peter Rosenstreich, Chief FX Analyst di Swissquote Europe – e che i membri sono d’accordo sul
percorso futuro dei tassi. La chiarezza fornita dai verbali sul ritmo graduale del rialzo del
tasso ha stimolato la propensione al rischio”.
Notevole attenzione da parte dell’istituto guidato da Janet Yellen ai toni in modo da
evidenziare che il percorso di inasprimento monetario sarà graduale. E’ possibile
che venga rivisto al ribasso il punto di arrivo atteso dei tassi, confermando
che una volta avviata la svolta il sentiero dei rialzi successivo sarà estremamente
graduale.

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