OPV 2015, atto secondo

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Così come sul mercato primario il primo trimestre ha fatto registrare, secondo i dati aggregati  diffusi da Acepi, numeri record con oltre 2.600 milioni di euro collocati con 113
emissioni, anche sul mercato secondario i certificati hanno brindato al rally dei listini
azionari segnando scambi in considerevole aumento.

Protagonista della modalità di collocamento
diretto in quotazione sul mercato di Borsa Italiana sin dalla fine del 2013, BNP
Paribas all’ottava OPV dello scorso marzo ha sfondato il muro dei 10 milioni, fi no a quel
momento mai oltrepassato, andando a fissare il totale collocato senza la fi gura dell’intermediario  alla cifra record di 23 milioni e 713 mila euro, grazie al decisivo contributo  dell’Athena Jet legato all’indice petrolifero S&P GSCI Crude Oil, che da solo ha attirato  oltre 12 milioni di euro di controvalore. Ben acquistati anche gli altri 5 certificati proposti  in sottoscrizione fino al 6 marzo scorso all’importo fisso di 100 euro, tutti caratterizzati  dalla presenza dell’opzione autocallable che permette di rientrare in possesso dell’investimento  prima della scadenza naturale a predeterminate condizioni.

Il successo ottenuto con la prima OPV del 2015, come detto l’ottava dal lancio della modalità a rubinetto  ideata per il BTP Italia ed estesa per l’appunto anche i certificati per consentire la  sottoscrizione diretta da qualsiasi piattaforma di trading online per il periodo previsto di  collocamento, ha spinto l’emittente francese a riproporre una nuova serie di certificati che l’investitore potrà sottoscrivere al canonico prezzo di 100 euro fino al 15 maggio prossimo.

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