IDEE DAL CEDLAB

Acepi pubblica i numeri del quarto trimestre 2013 … da urlo!

Che il mercato dei certificati sia in crescita è ormai sotto gli occhi di tutti ma i numeri del quarto trimestre 2013 relativi al mercato primario pubblicati da Acepi hanno oltrepassato le più rosee aspettative. In particolare con 92 Isin collocati nel periodo, gli emittenti associati hanno raccolto ben 2,451 miliardi di euro; il trimestre più alto di sempre che per un soffio non eguaglia i 2,531 miliardi dell’intero 2012 e che porta il bilancio annuale al record di 6,327 miliardi di euro. Ma non sono solo i dati dei collocamenti a fotografare l’ascesa di questo particolare settore di investimento che è sempre meno di nicchia. Infatti, anche dal secondario i numeri sono del tutto incoraggianti con un controvalore transato nel 2013 che ha superato, per il solo segmento Investment sul Sedex, i 4 miliardi di euro, su un totale di 941 strumenti quotati. Ad oggi, considerando i 680 certificati quotati su Cert-X e i 1022 negoziati sul Sedex, l’investitore ha così a disposizione un panorama di ben 1702 possibilità di investimento diverse.

In questo mare di strutture più o meno complesse e di sottostanti, il faro guida è il CedLAB che fornisce ai suoi utenti i dati sempre aggiornati e le caratteristiche di tutti i certificati quotati. Di fondamentale importanza sono le analisi di scenario, studiate per fornire all’utente un colpo d’occhio immediato sul valore che assumerà il certificato in molteplici scenari di prezzo del sottostante alla scadenza, partendo delle correnti condizioni di mercato. Sempre attivo è poi il team di analisti che scruta tra le tante emissioni quotate quelle maggiormente in grado di offrire un profilo di rischio rendimento allettante, come l’Easy Express su Telecom Italia da pochi giorni segnalato in ottica di switch da posizioni azionarie in perdita.

18-02/2014 – Uno Switch to Recovery di ampio respiro per Telecom

Un’opportunità per mettere in pratica un promettente “Swicth to Recovery” è fornita da  un Easy Express su Telecom Italia.  La soluzione che consente di eseguire uno switch da una posizione in perdita sul titolo azionario verso il certificato, per aumentare le possibilità di velocizzare il processo di recupero, è data dalla struttura opzionale e dal prezzo di emissione sotto la pari. Segnalato a un prezzo di 74,5 euro il certificato offre la possibilità di ottenere un rendimento del 34,22% a fonte di un buffer del 7,85% e di approfittare di uno sconto del 7,62% rispetto alla componente lineare che è pari a 80,17 euro, consentendo così di recuperare anche i dividendi che la compagnia telefonica erogherà nel periodo, stimati da Bloomberg al 4,76%.

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