ANNUAL DIGITAL PER GLI EMERGENTI

Banca IMI lancia un nuovo Digital sui mercati emergenti con cedola al 5,95% e barriera discreta a scadenza

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Nel corso della serata di premiazione degli Italian Certificate Awards e ancor prima in occasione di un intervento tenuto alla TOL Expo di fine ottobre, Acepi ha sottolineato la nascita di una nuova tendenza sul mercato, quella degli Annual Digital, ossia di strumenti che hanno la prerogativa di riconoscere il rendimento sotto forma di una cedola. Tuttavia l’appellativo di precursori di questo nuovo filone spetta di diritto ai poco fortunati Cash Collect che nati nel 2006, e dotati di barriere continue, hanno pagato a caro prezzo, anche sotto il profilo della notorietà, il tracollo subito dai mercati azionari qualche anno più tardi. Una dura lezione che è servita a far migliorare questo tipo di strutture che nel peggiore dei casi si presentano ora con barriere discrete a scadenza. Tra gli ultimi certificati che appartengono a questo filone si segnala un Digital Barrier Quanto di Banca IMI, disponibile in collocamento fino al 19 dicembre prossimo.

Il certificato è legato all’indice MSCI Emerging Markets ed è dotato, come si evince dal nome, dell’opzione Quanto che consente di preoccuparsi solo delle variazioni del sottostante senza considerare la relativa valuta di quotazione, che nel caso specifico avviene in dollari.

Entrando nel dettaglio dello strumento, la durata complessiva dell’investimento è fissata in quattro anni e con cadenza annuale è prevista l’erogazione di una cedola del 5,95%. Tuttavia lo stacco è assoggettato a una sola condizione, ossia che l’indice nelle date di osservazione sa a un livello almeno pari al livello iniziale. Va precisato che la cedola non ha effetto memoria e che non è prevista la possibilità del rimborso anticipato.

Pertanto la liquidazione potrà avvenire solo con la vendita dello strumento sul mercato, per la quale è prevista la quotazione sul Cert-X o in alternativa sul Sedex, o attendendo la scadenza fissata per il 2 gennaio 2018. A questa data sono previsti due scenari che dipenderanno dall’osservazione della barriera. In particolare se alla data di valutazione finale del 20 dicembre 2017, l’MSCI Emerging Markets non avrà perso più del 45% rispetto al livello iniziale verranno rimborsati un totale di 105,95 euro, ossia il nominale maggiorato dell’ultima cedola. In caso contrario, ossia per valori inferiori alla barriera, si subirà la performance negativa dell’indice con il rimborso che non potrà superare i 55 euro.

In sostanza si tratta di un certificato per sfruttare al massimo un andamento laterale del sottostante prevedendo nel contempo una protezione da moderati ribassi dello stesso. E’ da sottolineare che l’entità della cedola è strettamente correlata alla profondità della barriera. Pertanto si sarebbe potuto ottenere un rendimento più accattivante e più vicino alla doppia cifra a fronte però di un maggior rischio dato da un minor buffer.