BTP E BUND, SPUNTA LA LEVA FISSA

Si amplia la gamma di certificati a leva fissa quotati in Borsa Italiana con 4 nuovi Faktor su BTP e Bund Future. Tutto ciò che bisogna sapere a pochi giorni dalla partenza al Sedex.

 

Prodotti rivelazione dell’ultimo anno, i certificati a leva fissa continuano ad attrarre volumi e a suscitare l’interesse degli investitori, grazie ad un meccanismo di amplificazione della performance del sottostante che risulta molto più semplice e lineare da comprendere rispetto a quello dei certificati leverage a leva dinamica ( i cosiddetti Minifuture o Turbo/Short) e ad una maggiore efficienza fiscale rispetto ai già noti da tempo Etf a leva. Sul mercato Sedex di Borsa Italiana sono ad oggi 27 i certificati a leva fissa quotati sul segmento leverage di classe B da 4 emittenti diversi, dalla pioniera Société Générale a BNP Paribas, Unicredit e Deutsche Bank. Vasta la gamma di sottostanti su cui permettono di investire con leve comprese tra il 300 e il 500% sia in direzione rialzista che ribassista, a partire dai tre indici azionari più utilizzati dai trader, ovvero il FTSE Mib, l’Eurostoxx 50 e il Dax di Francoforte tutti in versione Total Return, passando per i relativi contratti future fino a raggiungere l’asset class delle materie prime rappresentate da oro e petrolio. A partire da qualche giorno, però, il ventaglio di sottostanti si è arricchito di una nuova e inedita opportunità di investimento, quella dei Titoli di Stato di Italia e Germania.

 

Sono infatti il BTP Future e il Bund Future i due sottostanti su cui Deutsche Bank ha scelto di strutturare per la prima volta sul mercato italiano quattro distinti Faktor Certificates a leva 5, anticipando il trend già avviato in Germania, dove lo stesso emittente già quota prodotti a leva 10 e 15 sui medesimi sottostanti. Come per i precedenti Faktor quotati sull’indice LevDax sia long che short, anche per i nuovi Faktor su BTP e Bund Future vale il principio del calcolo della leva giornaliera, che rende pertanto i quattro certificati maggiormente indicati per un utilizzo di breve termine se non strettamente intraday, al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dal compunding effect, ovvero dell’effetto dell’interesse composto di cui ci occuperemo più avanti.

 

La relazione che intercorre tra il contratto future sul BTP e il Buono del Tesoro Poliennale ( BTP) emesso dallo Stato Italiano con scadenza decennale, così’ come tra il future sul Bund e il Titolo di Stato emesso dal Governo tedesco con medesima scadenza è diretta e misurabile. Per questo motivo, l’investimento effettuato attraverso i nuovi Faktor implica una partecipazione strettamente correlata all’andamento dei Titoli di Stato dei due Paesi. Prima di analizzare maggiormente nel dettaglio in che misura i quattro certificati seguono le variazioni dei rendimenti dei Titoli di Stato decennali, è opportuno descrivere le caratteristiche e il funzionamento dei Faktor, emessi il 24 settembre 2013 con durata quinquennale.

 

Tecnicamente, i quattro nuovi certificati replicano linearmente, ovvero senza alcuna leva e al netto di una commissione di gestione, l’andamento dei quattro indici scelti da Deutsche Bank per riflettere l’andamento del BTP Future, ovvero l’Euro BTP Future Long Index Faktor 5 e l’Euro BTP Future Short Index Faktor 5, e del Bund Future, ovvero l’Euro Bund Future Long Index Faktor 5  e l’Euro Bund Future Short Index Faktor 5. Ad esprimere l’effetto moltiplicatore sono pertanto i quattro indici, calcolati da una società tedesca specializzata nel calcolo e gestione di indici, la Solactive AG, in modo tale da replicare con una leva pari a cinque i movimenti dei due contratti future. Secondo quanto previsto dal meccanismo di creazione e gestione dei quattro indici, il rollover viene effettuato a monte il quarto giorno di trading antecedente il rolling day, ovvero l’ultimo giorno di contrattazione del contratto in scadenza.

 

In merito alla commissione di gestione, questa è fissata allo 0,50% per anno, applicata trimestralmente nella misura dello 0,125% sulla parità, inizialmente determinata in un’unita. La modifica della parità è programmata il sesto giorno di trading antecedente il nono giorno di calendario dei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre e determina il calcolo giornaliero del valore dei quattro certificati mediante una semplice operazione di moltiplicazione tra il valore assunto dall’indice sottostante e, per l’appunto, la parità.

 

COMPOUNDING EFFECT

Un capitolo a sé è dedicato alla leva, applicata in misura fissa giornalmente prevedendo un ricalcolo quotidiano sulla base dell’ultimo prezzo segnato dall’indice il giorno precedente, e al compounding effect. Tale meccanismo, che permette di stimare facilmente la performance che realizzerà a fine giornata ogni singolo certificato partendo da quella del sottostante, ( un guadagno del 10% si otterrà dal Faktor long 5x a fronte di un rialzo giornaliero del 2% del relativo sottostante) potrebbe tuttavia implicare un potenziale disallineamento su un orizzonte temporale di più giorni. Questo, come per tutti i certificati a leva fissa, dipende dal percorso giornaliero che compie il sottostante e può restituire risultati migliori o peggiori di quanto ci si potrebbe attendere. La discriminante che determina eventuali disallineamenti è la volatilità con cui il sottostante si muove: tanto più sono marcate le oscillazioni giornaliere, più il risultato operativo dei certificati sarà inferiore all’esatta replica in leva delle performance del sottostante; viceversa, più lineare è il percorso del sottostante, ovvero minore è l’entità delle variazioni percentuali giornaliere, e migliore sarà il risultato riportato dai certificati in leva. Un esempio dei due scenari è rappresentato in tabella, utilizzando come riferimento il BTP Future e il relativo Faktor 5x Long.

 

MECCANISMO DI AGGIUSTAMENTO DELL’INDICE

Per quanto poco probabile, è da contemplare il rischio di flessione giornaliera del BTP o Bund Future pari al 10%. Questo si tradurrebbe in una perdita del 50% dell’indice long e di conseguenza, in caso di accentuazione della performance, in un rischio di successivo azzeramento del valore del relativo Faktor. Per questo motivo, al raggiungimento della soglia di perdita del 10% da parte del contratto future, è prevista la simulazione di un nuovo giorno di negoziazione al fine di ricalcolare la base di partenza dell’indice e ridurre così il passivo sul certificato.

 

 

BTP FUTURE SOTTO LA LENTE

Appurato che il trading sul contratto future sul Bund è da anni consentito da tutti i principali broker operanti sul mercato italiano e che le informazioni, così come l’analisi tecnica, su tale contratto sono ampiamente diffuse sul web, un approfondimento lo richiede il future sul BTP, tra i più liquidi a livello europeo ma anche, paradossalmente, tra i meno conosciuti dagli investitori. Il contratto future sul BTP con scadenza più ravvicinata è attualmente quello di dicembre 2013. Il nozionale del future decennale è di 100.000 euro, con cedola del 6%  e vita residua tra 8,5 e 10,5 anni  e sulla scadenza attuale fa riferimento a un paniere composto da cinque titoli, il cui rendimento varia dal 4,162% del BTP 4,5% scadenza marzo 2024  al 3,923% del BTP 4,75% scadenza agosto 2023. Stando ai 114,3 punti quotati dal future, il titolo CTD ( Cheapest to Delivery), ovvero il contratto più conveniente per la consegna a termine e sul quale si calcola il rendimento del contratto future è il BTP 5,5% scadenza novembre 2022. Tale BTP ha un prezzo a contanti di 111,768, che calcolato a termine al tasso Repo conduce a un prezzo di 111,059 che, diviso per il coefficiente di conversione 0,971651, esprime il valore attuale del contratto future.

 

Quando si osserva un grafico del future sul BTP si deve pensare parallelamente all’andamento del Titolo di Stato decennale e al suo rendimento. Il grafico comparativo mette in relazione l’andamento speculare delle due linee, con il future sul BTP che pertanto tende a deprezzarsi in caso di aumento del rendimento del BTP ( il quale a sua volta cresce in caso di diminuzione del prezzo del BTP). Partendo da questa correlazione, proviamo a questo punto a simulare un’operatività sui Faktor 5x sul BTP future assumendo come previsione una variazione di 30 basis point del rendimento del BTP scadenza novembre 2023.

 

SIMULAZIONE E OPERATIVITA’ CON I FAKTOR BTP FUTURE

Attualmente il rendimento del BTP scadenza novembre 2023 è pari al 4,10%, per un prezzo pari a 140,04. Ipotizzando che questo si sposti di 30 bp ( era al 4,40% non più di due settimane fa) il BTP future si muoverà di 2,29 punti ( 30bp moltiplicati per i 0,0755 bpv). Un movimento intraday del 2% del future BTP si rifletterà pertanto in una variazione intraday del 10% per i due Faktor 5x. Per il compounding effect la performance potrà variare qualora i 30bp venissero fatti in più giorni. Da sottolineare infine che lo spread denaro-lettera applicato sul Sedex dal market maker è pari a 0,55 euro assoluti per i due Faktor legati al BTP future e a 0,20 euro per quelli strutturati sul Bund future.