RISCHIO CONTROLLATO CON I NUOVI FIXED PREMIUM ATHENA

Focus sull’ultima tranche di emissione targata BNP Paribas

 

In uno scenario che evidenzia ormai indubbi interrogativi all’orizzonte, la scelta da parte dei risparmiatori diviene sempre più complessa. Valutare i rischi, infatti, risulta un compito oltremodo arduo quando a breve verrà sostanzialmente messo in discussione il futuro dell’Eurozona a cui fa da sfondo un conflitto bellico che, seppur momentaneamente rimandato, potrebbe seriamente e pericolosamente spostare alcuni equilibri. Nonostante ciò, guardando alle correlazioni tra i vari comparti, gli operatori sembrerebbero nuovamente scommettere sui mercati azionari ma, memori di quanto accaduto in passato, o si è disposti a gestire adeguatamente la propria esposizione, quindi anche “day-by-day”, oppure sarebbe preferibile rinunciare a quota parte dei rendimenti potenziali, spostando pertanto l’attenzione su strumenti in grado di ponderare l’esposizione su un sottostante azionario con alcuni connotati protettivi.

Come successo in più occasioni, il comparto dei certificati di investimento, grazie alla sua intrinseca flessibilità in termini di payoff, riesce a soddisfare le più variegate esigenze dei risparmiatori. In tale ambito si colloca l’ultimo filone di emissione targato BNP Paribas, che ha presentato sul mercato 18 nuovi Fixed Premium Athena con durata pari a 2 anni, caratterizzati da una barriera discreta, da una cedola incondizionata al primo anno con possibilità di rimborso anticipato al rispetto dello strike iniziale, ed una successiva cedola incondizionata a scadenza, vincolando però il rimborso del nominale al rispetto di un predeterminato livello barriera.

Complice un comparto bancario che continua a contraddistinguersi per una volatilità superiore alla media di mercato, ha permesso all’emittente di strutturare diversi prodotti caratterizzati da un’interessante rapporto rischio-rendimento atteso. Nonostante l’erogazione di ben due cedole incondizionate, che da sole offrono un valido cuscinetto di protezione anche nel caso in cui si verifichi a scadenza lo scenario peggiore per l’investitore, ovvero la violazione del livello barriera, l’elemento che dota di una flessibilità molto elevata tali prodotti è senza dubbio proprio la barriera di tipo terminale, rilevata esclusivamente a scadenza. Anche in caso di temporanei shock negativi sui prezzi, la struttura è in grado di mantenere intatte fino alla naturale scadenza tutte i suoi connotati distintivi.

L’ANGOLO DELLO STRUTTURATORE

Entriamo ora maggiormente nel dettaglio della struttura, prima di analizzare con precisione le 18 proposte oggi disponibili al Sedex, facendo riferimento al portafoglio opzionale implicito che struttura di fatto tale profilo di rimborso.

L’acquisto di tale certificato è finanziariamente equivalente alla seguente strategia in opzioni, che prevede:

  • L’acquisto di una call con strike pari a zero, per la replica lineare del sottostante
  • Vendita di una call con strike pari al livello barriera, per bloccare il rimborso massimo
  • Acquisto di una call digital valida esclusivamente a scadenza con strike pari al livello barriera e payout di ammontare pari ad “x” affinchè sommato alla % della barriera, ridia il 100% del nominale
  • Numero 3 call digital strike zero, con scadenza rispettivamente a 1 e 2 anni. Sempre esercitabili con payout pari alla cedola incondizionata prevista.

Volendo essere ancora più esaustivi, tale profilo di investimento potrebbe di fatto essere strutturato anche attraverso l’acquisto di una put esotica di tipo down&out con strike pari al livello iniziale e barriera pari al livello invalidante, unitamente alla vendita di una call sul livello iniziale per bloccarne il rimborso massimo. Restano invece presenti nella struttura così individuata, le due call digital strike zero oltre, ovviamente, la componente lineare (call plain vanilla strike zero).

Ad ogni modo, quello che maggiormente ci interessa in questa sede è senza dubbio quello di valutare le diverse reattività del Fixed Premium Athena rispetto alle variabili in gioco. Oltre ovviamente ai movimenti del sottostante, la presenza di opzioni esotiche fa aumentare il vega del portafoglio opzionale implicito, ovvero aumenta considerevolmente la reattività dei prezzi ai movimenti della volatilità implicita dei relativi sottostanti. Pertanto, ricordando la storica relazione negativa tra prezzi e andamento della volatilità, in questa occasione ci limitiamo ad affermare che anche a parità di livello del sottostante, una contrazione della volatilità di mercato, a parità di altri fattori, porterà inevitabilmente ad un apprezzamento dei Certificates in oggetto.

FOCUS SULLE PROPOSTE

Come anticipato, sono ben 18 i nuovi prodotti portati al Sedex da BNP Paribas, scritti su 17 sottostanti differenti, 8 dei quali appartenenti al comparto bancario. Per tutti la data di scadenza è fissata per il 17 luglio 2015, con frequenza annuale per quanto concerne l’erogazione della cedola incondizionata.

Volatilità e in seconda battuta il dividend yield, hanno come di consueto impattato sulle caratteristiche in termini di rischio – rendimento atteso delle singole proposte. Vengono pertanto associate barriere più profonde e rendimenti cedolari più elevati a quei titoli storicamente molto volatili. Per valutare efficacemente tale relazione, come di consueto per ogni singolo certificato oltre a quantificare l’upside potenziale, calcolato sullo scenario a scadenza, è stato calcolato il CED|Probability, l’indicatore di successo comunemente utilizzato dal CJ per l’analisi delle probabilità, calcolato per tramite delle Monte Carlo Simulation.

Tale indicatore è stato applicato allo scenario a scadenza, escludendo quindi lo scenario di richiamo anticipato alla prima data di rilevazione disponibile, dove viene richiesto al sottostante di rispettare almeno il livello iniziale, oltre che al classico scenario a scadenza dove il rimborso del nominale è vincolato alla tenuta del livello barriera.

In virtù dei prezzi attuali, tra le proposte in grado di conciliare il miglior rendimento ponderato per il rischio sia per lo scenario a scadenza, si distingue il Fixed Premium Athena sul titolo Mediaset ( Isin NL0010398087). I correnti 100,85 euro esposti in lettera valgono un rendimento secco del 14,03% sullo scenario a scadenza, con un buffer del 38,54% sul livello invalidante e con una probabilità di successo dell’78%.