MEDIORIENTE A RISCHIO CRISI

Proprio quando sui mercati del Vecchio Continente sembrava si potesse assistere a un timido ritorno della fiducia, giustificato da qualche buon dato macroeconomico e da un clima di distensione sul fronte dei Periferici, la doccia gelata di una crisi di governo in Italia e soprattutto il timore di una escalation militare in Siria hanno fatto nuovamente spostare l’interruttore del rischio sull’off. I prezzi delle materie prime energetiche e dell’oro hanno subito un’impennata così come sul mercato delle valute l’effetto Siria ha scatenato una serie di reazioni a catena dalle conseguenze ancora non ben quantificabili. La temuta fuga dall’azionario, che per alcuni analisti doveva già palesarsi nel mese di agosto, non si è verificata mentre sul fronte obbligazionario, il balzo dei rendimenti del Bund al 2% comincia a far rumore. Proprio per effetto del rialzo dei rendimenti del decennale tedesco, lo spread tra BTP e Bund ha ingranato la retromarcia, sebbene questo per le casse dello Stato italiano non rappresenti affatto un fattore di risparmio in termini di interessi, dal momento che il rendimento del nostro decennale è rimasto pressoché invariato. Con il ritorno dei volumi e degli interrogativi sul destino dell’Eurozona, nel mese in cui sono attese le decisioni del Congresso americano su un possibile intervento militare nella regione siriana, l’esito delle elezioni federali in Germania e quello della Corte costituzionale tedesca in merito alla legittimità del fondo salva-spread, sul mercato domestico dei certificati numerose novità sono state già proposte agli investitori. Questa settimana vi proponiamo l’analisi di un Bonus Plus sul titolo Intesa Sanpaolo, con cedola fissa semestrale del 2,5% e degli Athena Fixed Premium che BNP Paribas quota in Borsa Italiana. Buona lettura!