EFFETTO ANKARA SUGLI EMERGENTI

Sell-off sulle valute high yield. La rivolta interna accentua il movimento del cambio Eur/Try

Un mix pericoloso sta interessando il comparto delle valute emergenti, con i principali cambi delle valute high yield contro l’euro in caduta libera nell’ultima ottava. L’attenzione dei mercati si è concentrata in particolar modo sulla Turchia, teatro di violente proteste contro il governo guidato dal premier Recep Tayyip Erdogan, accusato di voler “islamizzare” il Paese. Reduce da una doppia promozione a Investment Grade da parte di Fitch e Moody’s, nell’ultimo biennio, la Turchia si trova ora a fare i conti con lo spettro che l’ondata di proteste possa sfociare in una nuova “Primavera Araba”.

Sul mercato dei cambi gli effetti della rivolta non si sono fatti attendere, con la lira turca ai minimi contro l’euro, ovvero con il cross Eur/Try sui massimi da gennaio 2012 a quota 2,47, per una flessione pari a circa il 5% nell’ultimo mese.

BC327_1Guardando al comparto delle divise high yield, il movimento è stato tuttavia pressoché generalizzato, sintomo di come il rallentamento economico e le strategie di Quantitative Easing delle principali Banche Centrali Mondiali, stiano spingendo gli investitori lontano da quei Paesi che fino ad oggi garantivano margini di crescita più che proporzionali. Un utile indicatore in grado di offrire una view su quanto sta accadendo alle valute emergenti è il JP Morgan Emerging Currency Index, un indice strutturato da JP Morgan in grado di mettere a nudo il carry trade a favore delle valute emergenti. In particolare, questo è basato su un basket di 20 divise high yield contro il dollaro americano e ribilanciato su base mensile sulle cinque divise che registrano un più elevato rapporto “carry-to-risk”.

Come è possibile notare dal grafico di tale curva, la correzione iniziata a maggio ha progressivamente assunto una notevole entità, sintomo di come il mercato bullish per tale comparto appaia definitivamente compromesso. Ne consegue come per tale asset inizino ad emergere con forza tutti i rischi insiti in un investimento a valuta scoperta e in particolare su divise storicamente molto volatili come quelle emergenti. L’alto rendimento promesso da alcune obbligazioni in valuta si accompagna infatti per natura ad un analogo alto rischio. Basti pensare come il movimento che ha interessato nell’ultime due ottave il cambio Eur/Try abbia di fatto più che dimezzato il rendimento del facciale (annuo) delle più note emissioni obbligazionarie in lire turche.

L’attuale scenario deve quindi fungere da monito per gli investitori, per misurare l’alta sensibilità delle valute emergenti in risposta ad un accresciuto rischio Paese o ad un mutato sentiment sull’intero comparto. Nell’occhio del ciclone per la rivolta che è scoppiata contro il primo ministro di Ankara, la Turchia e i bond ad essa connessi, meritano tuttavia di essere posti sotto osservazione. Nel vasto panorama di bond in valuta targati RBS Plc, l’emittente che più degli altri offre strumenti per investire nel comparto delle divise high yield, troviamo una proposta denominata in lire turche, ovvero la RBS Lira Turca 9% ( Isin XS0609262471 ).

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Nonostante il quadro già di per sé sfavorevole sotto il punto di vista delle attese di politica monetaria, che finora hanno mosso verso un deprezzamento della divisa turca per attirare nuovi flussi di cassa dall’estero anche in scia alla conquista del titolo di Investment Grade, la crisi interna ha ulteriormente accelerato tale trend.

Tornando al bond, che attualmente sta scambiando sui minimi da aprile 2012 in un range di prezzo compreso tra 101 e 103 lire turche, la scadenza di breve termine prevista per il 21 aprile 2015 e considerato l’alto facciale (9%), rendono il bond un utile strumento per chi desideri posizionarsi su tale idea operativa in ottica di asset allocation tattica.

Ricordiamo come il rendimento a scadenza sia direttamente connesso all’andamento del tasso di cambio Eur/Try, dal momento che in caso di un deprezzamento della Lira turca, ovvero in caso di una salita del cambio, il rendimento subirà una progressivo calo, così come in caso di apprezzamento della divisa turca, riscontrabile da un calo del cambio Eur/Try, aumenterà conseguentemente lo yield to maturity del bond in oggetto. Va infine specificato come i correnti livelli di prezzo (101 try esposti in lettera), valgono un rendimento teorico in valuta, tenendo ferma la componente tasso di cambio, pari all’8,683% lordo su base annua.