ENEL COPRE LE SPALLE

Continua a perdere quota il titolo Enel confermando un trend negativo che arriva da lontano. Il Bonus con protezione di Royal Bank Of Scotland per un ricco premio anche in caso di prolungata lateralità.

Trimestrale deludente per Enel in linea con la contrazione dell’attività industriale e dei consumi che pesa sulle casse dei big energetici. I ricavi in progresso di oltre il 6,5% per l’utilities italiana non servono a mantenere in territorio positivo la crescita degli utili anno su anno, che registra per il 2012 un calo complessivo di circa 17 punti percentuali.  L’appuntamento con la comunicazione dei risultati 2012 dello scorso 13 marzo ha fatto cadere la scure sulle quotazioni del titolo a Piazza Affari che conclude così l’ottava con un calo complessivo di 7,8 punti percentuali, senza alcun accenno di recupero, complice la fiammata d’incertezza sullo stato del credito europeo dopo il prelievo coatto sui depositi bancari minacciato dal governo di Nicosia. Ad un prezzo spot rilevato a 2,558 euro nella mattinata di lunedì 18 marzo, Enel rimane così al di sotto dei minimi dello scorso autunno. Fallito il tentativo di rompere al rialzo il massimo toccato lo scorso anno a quota 3,3 euro, l’intonazione negativa ha quindi spinto il titolo verso l’area critica dei 2,50 euro, ultimo baluardo corrispondente al 61,8% di Fibonacci prima del supporto statico dato dai minimi storici toccati lo scorso luglio a 2,034 euro. La débacle dell’utility italiana fornisce però lo spunto per tornare a parlare del Bonus con protezione scritto su Enel, emesso da Royal Bank Of Scotland e collocato da BancoPosta TradingOnline. Vediamone il funzionamento.

Fissato il livello iniziale a 2,503 euro e la barriera a 1,75 euro, alla scadenza del 13 aprile 2016 il certificato rimborserà un importo minimo pari a 140 euro ogni 100 euro di nominale se il prezzo di riferimento di Enel non avrà mai violato la soglia down. Per valori superiori al livello bonus, posto a 3,50 euro, il rimborso replicherà linearmente il rialzo del sottostante. Stesso payoff in caso di evento knock out, anche se  il livello di protezione equivalente alla barriera bloccherà le perdite fino a un massimo del 30%, per un rimborso che quindi non potrà essere inferiore a 70 euro.

Proprio la struttura opzionale rende interessante il prodotto dal momento che per scadenza, perdita attesa sui dividendi e importo Bonus il certificato non può essere considerato un’alternativa all’esposizione diretta sul sottostante.  Enel è stata infatti in grado di recuperare in meno di un semestre il 60% dai minimi di luglio ai massimi dello scorso gennaio, denotando quindi capacità di reazione nel breve superiore alla reattività del certificato, mentre anche per l’anno in corso conferma un dividend yield di oltre 5 punti percentuali, visto l’annuncio dello stacco di 15 centesimi per azione, che non verrebbe percepito dal possessore del Bonus Cap.

Tuttavia, alla luce dei 106,85 euro a cui è esposto sul Sedex, il certificato riconosce un upside minimo complessivo del 31% fino ad un ribasso del sottostante di pari entità, garantendo pertanto un ampio range di flessibilità entro il quale ottenere un rendimento superiore a quello dell’azione. Tenuto conto della ricca cedola e della volatilità che contraddistingue le quotazioni di Enel, alle correnti condizioni di mercato la probabilità di tenuta della barriera lungo la durata residua è pari al 56%. Lo strumento garantisce tuttavia di poter fissare già al momento dell’acquisto la massima perdita attesa, pari al 34,5%, a fronte di un ribasso minimo del sottostante pari al 32%.

Ma come gestire le oscillazioni delle quotazioni nel durante? Un monitor sulla reattività di breve termine del certificato può aiutare a individuare le variabili con maggior impatto sul valore intrinseco del Bonus.  Il risultato della simulazione mostra come nel brevissimo termine, la lunga durata residua, il ricco importo dividendo e la volatilità tengano a freno l’apprezzamento del certificato in caso di rialzo di Enel, tuttavia la presenza di un rimborso minimo garantito frena il calo in caso di ribasso pronunciato come quello della scorsa settimana, dove la flessione del Bonus si è arrestata a -6,8% a fronte del -7,8% del sottostante. La rilevazione a sei e dodici mesi mostra invece un miglioramento della performance del certificato rispetto ad Enel in ogni scenario anche se l’effetto tempo e la volatilità continueranno a non tenere a freno l’apprezzamento del prodotto anche in caso di sottostante in territorio negativo.