ITALIA ALLE PRESE CON I POSSIBILI SCENARI POST-VOTO

Dalla legge anticorruzione all’accesso gratuito alla rete per cittadinanza, passando per la legge sul conflitto di interesse e il referendum sulla permanenza nell’euro. Sono questi alcuni dei punti salienti dell’agenda con cui il M5S ha conquistato un quarto dell’elettorato italiano ma che ora, in particolare per il punto numero sei, rischiano di far rimanere ancora più indietro il Paese rispetto al resto d’Europa. Parliamoci chiaro, non dipende certamente dai grillini, anzi, se l’Italia non cresce, non avanza ed è ormai quasi fanalino di coda nel Vecchio continente, con i salari inferiori di circa il 10% alla media europea. Ma sventolare il vessillo della protesta minacciando di proporre una consultazione referendaria sulla permanenza nell’Unione monetaria europea è ora quanto mai inopportuno e rischia soltanto di emarginare ancora di più l’Italia agli occhi degli investitori internazionali. Nel frattempo, dopo tanto parlare e tanto clamore, ha avuto poco risalto mediatico il debutto della Tobin Tax, l’ultimo dei balzelli studiati per rendere meno competitivo il mercato italiano. Quanto abbia inciso lo 0,12% di tassazione applicata alle transazioni aventi oggetto azioni italiane con capitalizzazione superiore a 500 milioni di euro sulla sottoperformance del FTSE Mib rispetto agli altri mercati, pari a 9 punti percentuali sul Dax tedesco e poco meno di 8 rispetto all’Ibex madrileno soltanto nell’ultimo mese, non è stimabile ma è certo che più di un elemento sta contribuendo a rendere poco attraente il nostro mercato. Un report di Crèdit Agricole ipotizza gli scenari politici futuri e quale sarebbe il possibile, conseguente, andamento dello spread e proprio da questo siamo partiti per analizzare le migliori soluzioni di investimento all’interno del segmento dei certificati legati al FTSE Mib. Certificati che soltanto dal 1 luglio saranno soggetti all’applicazione della Tobin Tax, in una versione decisamente light, come spiegato nello speciale di pagina 7.